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Covid, Conte replica alle imprese: “Misure giuste ma riformeremo la Cig”

Il premier è intervenuto al Forum Ambrosetti di Cernobbio, rivendicando la gestione dell’emergenza e la ripresa economica: “Siamo un Paese resiliente e tenace”. Esclude un nuovo lockdown e sulle Regionali ammette: “Maggioranza in difficoltà, ma il Governo non rischia”.

Covid, Conte replica alle imprese: “Misure giuste ma riformeremo la Cig”

E’ un presidente del Consiglio senza peli sulla lingua quello che interviene, fisicamente, dalla platea del Forum The European House – Ambrosetti di Cernobbio. Dopo essere intervenuto in mattinata alla festa del Fatto Quotidiano, dove ha escluso un nuovo lockdown (“Se necessario adotteremo provvedimenti mirati”), il premier Giuseppe Conte ha affrontato il mondo finanziario e imprenditoriale nella tradizionale kermesse sul lago di Como, quest’anno in versione “phygital”: “Rivendico i provvedimenti come la decontribuzione per le imprese che nei prossimi mesi reintegreranno i dipendenti in cassa integrazione e lo sgravio contributivo del 30% per le imprese del Sud. Non sono provvedimenti agostani ma interventi importanti per far ripartire il tessuto produttivo, per evitare per così dire ‘impigrimento’ dell’attività economica”.

Conte dunque invita le imprese a ripartire approfittando degli interventi del Governo, e rispedisce al mittente le polemiche sul prolungamento della cassa integrazione e sul blocco dei licenziamenti: “La proroga delle misure di sostegno è stata criticata, si è detto che avrebbe bloccato l’organizzazione delle imprese. Rispetto le opinioni e sono aperto a tutti i contributi, ma rivendico con orgoglio le scelte compiute in una fase così drammatica. Abbiamo semplicemente chiesto alle imprese il mantenimento dei livelli occupazionali durante il tempo in cui esse beneficiano dei contributi pubblici”. “Detto questo – ha però aggiunto il premier – non sfugge al governo la necessità di interventi strutturali: ecco perché è in arrivo una riforma degli ammortizzatori sociali”.

Il presidente del Consiglio, ospite del Forum Ambrosetti per la terza volta, ha poi parlato della situazione economica del Paese e della ripresa: “I dati economici – ha detto, con cauto ottimismo – ci restituiscono il quadro di un Paese che si è dimostrato resiliente, nel complesso, e tenace. E’ chiaro che ci sarà ancora una fase molto dura, ma già l’Istat ha certificato che il Pil nel secondo trimestre ha perso il 12,8%, un dato di poco inferiore alla media europea e migliore di quello di Francia, Regno Unito e Spagna. Si intravedono segnali di fiducia: ad agosto sempre l’Istat ha stimato un aumento della fiducia di consumatori e imprese (quest’ultimo +3,8 punti su base mensile)”. E’ in fase di ripresa anche la produzione industriale, che a luglio ha segnato +7,5% rispetto a giugno, anche se Conte ha ammesso che “naturalmente il quadro è ancora estremamente complesso”.

“L’Italia – ha proseguito davanti alla platea “dimezzata” di Villa d’Este, causa Covid – ha da vent’anni un deficit di produttività. Un ‘ventennio perduto’ dove abbiamo fatto fatica a crescere, siamo cresciuti molto meno degli altri Paesi europei. Ora è il momento di agire, di esprimere tutte le nostre potenzialità. In questo ci sta aiutando l’Europa: la risposta europea è stata forte e tutto sommato abbastanza rapida”. In mattinata, alla festa del Fatto, Conte aveva anche detto che avrebbe voluto candidare Mario Draghi alla guida della Commissione Ue, “ma lui disse che era stanco. Però ritengo che non vada tirato per la giacchetta. Non lo vedo come un rivale ma come una eccellenza. Mattarella? Vedrei benissimo una sua rielezione”. Infine su referendum e Regionali: “Voterò Sì. Le forze di maggioranza sono un po’ in difficoltà in questa competizione elettorale, ma una vittoria del centrodestra non inciderà sul governo“.

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