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CORSA SCUDETTO – La Juve a Novara tra Piola e Platini, il Milan a Siena tra Guardiola e Allegri

QUI JUVE – I bianconeri attesi dal derby di Novara nel ricordo di Piola e davanti a Platini – MILAN – I rossoneri sono già proiettati nel futuro e attendono le mosse di Guardiola e Capello per la panchina dell’anno prossimo – QUI JUVE – Il redivivo Borriello al posto dello squalificato Matri – QUI MILAN – Gli occhi di Prandelli su Cassano

CORSA SCUDETTO – La Juve a Novara tra Piola e Platini, il Milan a Siena tra Guardiola e Allegri

Juventus-Milan, il duello continua. Il recupero della 33° giornata non ha portato scossoni alla classifica di entrambe le contendenti, dunque la lotta proseguirà domenica pomeriggio. Alle 15, in contemporanea, la capolista andrà a Novara mentre l’inseguitrice si sposterà in Toscana, sul campo del Siena. Nulla di trascendentale, d’altronde il meglio lo abbiamo già visto, ed è per questo che molti sostengono che il campionato sia praticamente chiuso. Il mercoledì di campionato è però servito a dimostrare come le cose non stiano proprio così: la Juve ha faticato non poco a battere il Cesena ultimo in classifica (e ora già retrocesso in B), il Milan ha fatto lo stesso contro un Genoa allo sbando. I prossimi giorni saranno all’insegna dell’incertezza, sul campo e sul mercato. Perché se i bianconeri hanno riscoperto un attaccante come Borriello (che il suo gol di Cesena possa valere il riscatto?), i rossoneri aspettano con ansia di conoscere i piani di Guardiola, che verranno resi noti nella giornata odierna. Intanto Capello manda messaggi a via Turati e Allegri, pur forte della stima di Galliani, è sempre più un uomo solo al comando. Per quanto, ancora non si sa.

QUI JUVE

Dopo la vittoria trasferta di Cesena la Juventus è subito tornata al lavoro. D’altronde il calendario non concede soste, perché mai dovrebbe farlo Conte? Il tecnico bianconero è già proiettato verso Novara, campo su cui la Juve non gioca una partita ufficiale da 40 anni esatti. L’ultima volta al Piola infatti risale al 1972, quando un gol di Causio risolse una sfida di Coppa Italia; per vedere un Novara-Juventus di campionato invece bisogna andare addirittura al 1956. I bianconeri troveranno un avversario quasi spacciato, ma non rassegnato, come si è visto mercoledì contro la Lazio. Conte non vuole cali di tensione, anche perché domenica pomeriggio sugli spalti del Piola ci sarà un ospite di assoluto riguardo. Come promesso tempo fa, Michel Platini sarà presente al derby piemontese, che potrebbe cucire un ulteriore pezzo di scudetto sulle maglie della Juventus. In questo senso una grossa mano l’ha data Marco Borriello, al primo gol in bianconero. Una rete che riscrive (almeno in parte) questa sua parentesi juventina, fin qui avara di qualsiasi soddisfazione e chissà che non possa cambiare un futuro che sembrava già lontano da Torino. Borriello è in prestito dalla Roma con diritto di riscatto fissato a 8 milioni; attualmente non rientra nei piani di Conte per la prossima stagione, ma se dovesse segnare altri gol pesanti, allora tutto potrebbe cambiare. A Novara mancherà Matri (squalificato) e Marco è pronto ad approfittarne. A proposito di attaccanti, ieri ha preso la parola Vucinic, uno degli intoccabili di questa Juventus: “Siamo consapevoli della nostra forza, però la cosa più importante è che ci aspettano quattro partite importanti, molto difficili, e dobbiamo guardare partita per partita. Quattro battaglie per vincere la guerra, siamo avanti di tre punti e dipende solo da noi”.

QUI MILAN

Giornata di lavoro anche a Milanello, dove ad assistere agli allenamenti c’era anche Cesare Prandelli. In questo caso Allegri può stare tranquillo, il CT è solo passato per valutare da vicino le condizioni di alcuni giocatori, su tutti Antonio Cassano. I pericoli per il tecnico rossonero arrivano da fuori, in particolare da Barcellona. Sandro Rosell e Pep Guardiola hanno indetto una conferenza stampa per oggi, nella quale l’attuale allenatore del Barça svelerà i suoi piani per il futuro. Dalla Catalunya non arrivano certezze, ma il Mundo Deportivo (quotidiano vicinissimo ai blaugrana) racconta di una probabile rottura. Il Barça sarebbe pronto ad offrire ponti d’oro a Pep, oltre che carta bianca totale per il mercato, ma quest’ultimo preferirebbe cambiare aria dopo anni di trionfi assoluti. La verità la sapremo oggi ed è altrettanto possibile che Guardiola decida di rinnovare con il Barcellona, ma se non dovesse farlo allora sì che Allegri sarebbe davvero in pericolo. Non è un mistero che Berlusconi straveda per il tecnico campione d’Europa in carica (anche se ancora per poco), capace di ammaliare il mondo per 4 anni, che porterebbe a Milanello la filosofia del possesso palla, a lui tanto cara. Guardiola però presenta anche qualche controindicazione: costa tanto (almeno il doppio di Allegri) e avrebbe bisogno di massicci investimenti sul mercato. Altrimenti, con tutto il rispetto per Nocerino e Muntari, il gioco spettacolo continuerà a rimanere un lontano ricordo. Nel frattempo anche Fabio Capello lancia la sua candidatura per la panchina del Milan, seppur indirettamente: “Sono stato dietro alla scrivania per quattro anni, mi piacerebbe vivere il campo tutti i giorni come allenatore per i prossimi due. Mi piacerebbe allenare all’estero, ma anche in Italia se ci fosse un progetto stuzzicante”. Insomma, Don Fabio è lì, basta chiamare. In tutto questo turbinio di nomi affascinanti, Allegri prepara la trasferta di Siena, nella quale potrebbe davvero tornate Thiago Silva, che anche ieri si è allenato in gruppo con i compagni.

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