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Cooperative italiane, 6 progetti nel mondo per i Paesi in via di sviluppo

Dal Togo alla Sierra Leone, dall’Ecuador alla Tanzania, dallo Sri Lanka ad Haiti: sono oltre 130 i progetti in cui sono state impegnate le realtà di Alleanza Cooperative Italiane dal 2008 a oggi, per un importo complessivo di oltre 59 milioni di euro – Il viceministro Pistelli: “Più di tutte possono accompagnare nella crescita nei Paesi in via di sviluppo”.

Cooperative italiane, 6 progetti nel mondo per i Paesi in via di sviluppo

“In un momento in cui l’Italia ha un ruolo di grande rilievo in Europa con la presidenza del Consiglio per un semestre e con il ministro Federica Mogherini a capo della Politica estera, il Paese si trova nel periodo migliore per rilanciare il proprio impegno nella cooperazione internazionale”. Lo scrive in una nota l’Alleanza delle Cooperative Italiane, ricordando che dal 2008 a oggi questo genere di realtà si è impegnato in oltre 130 progetti di cooperazione allo sviluppo, per un importo complessivo di oltre 59 milioni di euro.

Le cooperative “sono le imprese che più di tutte possono accompagnare nella crescita i paesi in via di sviluppo. La riforma della cooperazione allo sviluppo deve diventare una best practice”, ha detto Lapo Pistelli, viceministro degli Esteri, durante una conferenza dall’Alleanza delle Cooperative Italiane in collaborazione con la Dgcs-Maeci. “Oggi nel mondo ci sono oltre due miliardi di persone povere e oltre 50 milioni di rifugiati e sfollati – ha aggiunto Mauro Lusetti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative –. La lotta alla povertà è uno dei pilastri della strategia del movimento cooperativo mondiale entro il 2020”.

Ecco alcuni dei progetti più importanti in cui sono impegnate oggi le coopertive italiane:

– In Togo per il triennio 2012 – 2015. Il progetto prevede interventi nel settore agricolo, finanziario e socioculturale, un supporto tecnico per lo sviluppo dell’imprenditoria cooperativa nel mondo rurale in relazione ad alcune delle principali filiere agricole del Paese (cereali, ortofrutta e pesca), oltre che per il rafforzamento istituzionale delle due principali Istituzioni di micro-finanza e della Confederazione contadina nazionale (Ctop).

– Sviluppo rurale in Sierra Leone. in partnership con la CEI. Il progetto mira a promuovere l’applicazione dei principi cooperativi per lo sviluppo rurale attraverso: la formazione di agricoltori e agenti di sviluppo; l’introduzione di moderne tecniche agrarie più produttive e sostenibili; l’incremento del terreno disponibile per le coltivazioni esistenti e le nuove produzioni; il miglioramento qualità e quantità delle produzioni per un miglior collocamento ai vicini mercati.

– Microfinanza Campesina in Ecuador. Il progetto, attivo da 10 anni, è basato sulla collaborazione diretta tra Federcasse, Federazione del Credito Cooperativo italiano, e Codesarrollo-Cooperativa Desarrollo de los Pueblos (l’organismo, parte del Fepp-Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio, che associa le oltre 800 piccole banche di villaggio sparse sulle Ande) sancita da un accordo di cooperazione culturale e finanziaria siglato nel 2002 e rinnovato a ottobre 2012, nel corso della nona edizione della “Missione del Credito Cooperativo in Ecuador”.

– In Tanzania. Il progetto, in partnership con Granarolo, nato a valle della inaugurazione di una Centrale del Latte costruita dal Cefa nella cittadina di Njombe, avvenuta nel febbraio 2007, dopo un lavoro di preparazione e costruzione durato circa 5 anni. Si è trattato infatti di preparare la base di fornitura, attraverso una opera di selezione profilassi delle vacche da latte esistenti e la costituzione di una specifica anagrafe bovina dei conferenti, allo scopo di evitare qualsiasi germe infettivo nel latte, come purtroppo era nella prassi. Per la gestione è stata costituita la Njombe Milk Factory, una vera e propria azienda che compra latte e lo trasforma in formaggi, yogurt e latte pastorizzato. La raccolta del latte è passata dai 700 litri al giorno ai 4000 attuali.

– Tsunami in Sri Lanka. All’indomani dello tsunami che ha colpito lo Sri Lanka Legacoop ha lanciato una campagna di solidarietà presso i propri soci, dipendenti, imprese e strutture cooperative, raccogliendo 623mila euro, con i quali si è intervenuti a supporto delle cooperative danneggiate dallo Tsunami nei distretti di Ampara, Kalutara e Hambantonta. Nel progetto sono state coinvolte le due organizzazioni non governative GVC e UCODEP ed il National Cooperative Council, organizzazione di rappresentanza delle cooperative dello Sri Lanka. Le cooperative beneficiarie del progetto sono state 50, più 5 associazioni. I beneficiari diretti sono stati 16.138, mentre quelli indiretti 104.125.

– Legacoop per Haiti. Il progetto Legacoop per Haiti, nato all’indomani del terremoto che distrusse l’isola il 12 gennaio 2010, è stato realizzato grazie ai contributi di cooperative, soci e dipendenti. I partner per la realizzazione del progetto sono state le organizzazioni non governative GVC, Oxfam Italia e Medici Senza Frontiere, che già operavano ad Haiti prima del terremoto. Con GVC ed Oxfam Italia sono stati sostenuti i piccoli produttori rurali, attraverso il rafforzamento dell’esperienza cooperativa agricola (80.000 beneficiari indiretti). Il progetto ha contribuito poi alla costruzione da parte di Medici Senza Frontiere di un ospedale mobile nella zona est della capitale Port-au-Prince con 108 posti letto.

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