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Confindustria, Del Vecchio secondo addio

Dopo aver abbandonato l’organizzazione centrale degli industriali italiani, Luxottica lascia anche la federazione di categoria delle aziende di occhiali, l’Anfao

Confindustria, Del Vecchio secondo addio

L’associazione delle imprese produttrici di occhiali perde un tassello di grande importanza: Luxottica ha comunicato ai sindacati l’uscita da Anfao. Dopo l’uscita dalle territoriali di Confindustria a metà dello scorso anno, la multinazionale si mette alle spalle l’ultimo legame con Confindustria.

«È innegabile che dal punto di vista associativo l’uscita di un’azienda come Luxottica sia per noi una perdita importante. In termini di fatturato e dipendenti il gruppo rappresenta molto, nel territorio e a livello nazionale. È chiaro che l’uscita dalle territoriali del sistema dello scorso anno già ci aveva messo davanti a questo rischio. Siamo amareggiati e dispiaciuti, anche perché perdiamo un’associata storica cresciuta essa stessa con l’intero sistema. Nulla possiamo, però, contro una scelta aziendale di cui prendiamo atto e che forse va al di là della mera partecipazione ad Anfao, ma sembra avere implicazioni politiche più rilevanti», commenta il presidente di Anfao Giovanni Vitaloni.

Come sottolinea il Corriere, la decisione del gruppo guidato da Leonardo Del Vecchio è stata presa nel momento del rinnovo del contratto di categoria. Anfao ha fatto sapere di avere tutte le intenzioni di proseguire il lavoro sul rinnovo del contratto nazionale, dal momento che Luxottica non avrebbe comunicato la volontà di uscire dall’accordo della categoria per dare vita a un contratto proprio, nazionale e aziendale allo stesso tempo.

«È chiaro che l’uscita di Luxottica da Anfao pone una questione importante. Se davvero la multinazionale di Agordo ha intenzione di applicare il contratto nazionale di Anfao, l’impegno dovrà essere messo nero su bianco, la questione va regolata in modo formale. In generale ci preoccupa l’evoluzione della rappresentanza in ambito datoriale. Il 30 ottobre incontreremo l’azienda e sarà uno dei temi di confronto. Ci dispiace la cosa sia maturata solo con comunicazioni e senza confronto», spiega Paolo Pirani, segretario generale delle Uiltec, categoria della Uil che si occupa di svariati settori, tra cui quello dell’occhialeria.

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