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Colao: “Il mercato italiano dell’Intelligenza Artificiale vale 380 milioni”. In arrivo lo Spid per i minori

La spesa globale sui sistemi Ai supererà i 200 miliardi nel 2025 – Sul Pnrr “Impegnate in un anno metà delle risorse, ma occorre semplificare”

Colao: “Il mercato italiano dell’Intelligenza Artificiale vale 380 milioni”. In arrivo lo Spid per i minori

Nel 2021 la spesa mondiale per i sistemi di Intelligenza Artificiale è stata pari a 85 miliardi di dollari, una cifra che secondo l’International Data Corporation è destinata a salire rapidamente, superando nel 2025 quota 200 miliardi. Questi i numeri forniti dal ministro  per l’Innovazione tecnologica, Vittorio Colao, alle commissioni riunite Trasporti e Attività produttive della Camera nell’ambito dell’esame della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce regole armonizzate sull’intelligenza artificiale.

Colao: spingere sull’Intelligenza Artificiale

In questo contesto, l’Italia ha ancora molta strada da fare. “La stima per il mercato italiano dell’IA è di appena 380 milioni di euro, un dato di partenza sul quale dobbiamo riflettere”, ha detto il ministro, aggiungendo che “Europa e Italia devono mantenere il passo con uno sviluppo molto rapido“. 

“L’Intelligenza artificiale è un motore di applicazioni di avanguardia che semplificano la vita quotidiana, che consentono l’adozione di decisioni pubbliche migliori, più veloci, semplici e per questo forse anche più efficaci, che accelerano la crescita e lo sviluppo industriale e soprattutto la migliore allocazione delle risorse private e pubbliche – ha spiegato Colao –. Il nostro obiettivo come governo è massimizzare e raggiungere tutti questi obiettivi e rafforzare il settore italiano”. 

Il ministro ha sottolineato poi che ci troviamo di fronte a un momento cruciale “in cui l’Europa può adottare un insieme di legislazioni moderne e utili a sostenere lo sviluppo economico e noi come italiani possiamo trasformarli in programmi esecutivi che sostengano l’economia”.

Parlando della proposta di regolamento sull’Ai, il ministro ha sintetizzato la posizione dell’Italia. Secondo il nostro Governo “le finalità sono abbastanza chiare, le intenzioni legislative sono meritevoli e condivisibili direi, come sempre, che la proposta è risultata migliorabile sotto alcuni aspetti”. “In particolare sono da subito risultati da migliorare alcuni punti”, a cominciare dalle definizioni, per cui “abbiamo richiesto una maggiore precisione per evitare applicazioni frammentate e indesiderate”, ha concluso Colao.

Colao sul Pnrr: “Occorre semplificare e investire”

Dopo l’audizione alla Camera, il ministro si è presentato oggi davanti alle commissioni Affari costituzionali, Bilancio, Lavori pubblici e Politiche Ue del Senato per parlare dei progressi compiuti nell’attuazione del Pnrr. 

Secondo Colao, i cittadini “apprezzano il digitale” a condizione che sia “facile e utile da utilizzare”. “Siamo ancora indietro e dobbiamo continuare. I cittadini si aspettano che semplifichiamo di più le procedure ed eliminiamo di più le inefficienze di processi costruiti decenni fa e che si investa di più sulle competenze umane della pubblica amministrazione e del settore privato”, ha aggiunto, sottolineando che “Noi possiamo digitalizzare con il Pnrr ma se i processi sono complicati digitalizziamo una complicazione“. 

Un altro aspetto importante evidenziato nel corso dell’audizione riguarda gli investimenti: “L’altra cosa importante è che la parte produttiva del paese investa in competenze e innovazione”, ha detto il ministro per l’Innovazione tecnologica. “L’investimento collettivo pubblico-privato e scelte più coraggiose sono gli ingredienti che ci permetteranno di realizzare un piano ambizioso”, ha concluso il ministro.

Identità digitale e Spid per i minori

I dati ci dicono “che abbiamo intrapreso la strada giusta sull’innovazione tecnologica”. A dimostrarlo ci sono i numeri: “oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante sull’identità digitale perché abbiamo il 43% della popolazione italiana che ha una identità digitale, performance che ci collega ai tre migliori in Europa. Gli utenti attivi nelle piattaforme digitali che erogano servizi pubblici sono in costante aumento: pagoPa superano i 9 milioni al mese, sulla App Io i 6 milioni al mese. Le transazioni solo su PAgoPa sono più di 4 miliardi al mese”, ha spiegato Colao.

“Abbiamo una dotazione finanziaria importante, la dotazione complessiva che ci è stata affidata è di poco meno di 20 miliardi includendo lo spazio, e poco più di 15 escludendo lo spazio. Di questa cifra ad oggi ne abbiamo già impegnata circa la metà: quindi circa 9,8 miliardi sono impegnati“, ha puntualizzato.

“A breve attiveremo anche lo Spid per i minori che è molto importante per la digitalizzazione delle scuole”, ha anticipato il Ministro chiarendo anche che “Nessuno pensa di impedire a qualcuno che non e’ digitale di non ricevere una notifica in maniera tradizionale”, ha concluso Colao. 

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