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Coca-Cola, è crisi: tagliati 2.200 dipendenti

L’azienda di Atlanta ha risentito del calo di attività di bar e ristoranti in tutto il mondo.

Coca-Cola, è crisi: tagliati 2.200 dipendenti

Anche un colosso come Coca-Cola inizia a risentire della crisi da Covid, e a pagarne le conseguenze come spesso capita sono i lavoratori. L’azienda della bevanda gassata più popolare del mondo ha infatti comunicato che lascerà a casa 2.200 dipendenti in tutto il mondo, di cui 1.200 negli Stati Uniti e 500 solo nell’headquarter di Atlanta, dove ad oggi lavorano quasi 5.000 persone. Rispetto alla forza lavoro di Coca-Cola a livello globale, il taglio annunciato riguarda quasi il 3% del totale: i dipendenti in tutto sono circa 87.000.

La ristrutturazione aziendale era già stata paventata la scorsa estate e diventa ora realtà: a renderla necessaria è il brusco calo delle attività di bar e ristoranti in quasi tutto il mondo. La crisi costringe dunque Coca-Cola, secondo le valutazioni del suo board, a tagliare costi nel 2021 per una cifra compresa tra i 350 e i 550 milioni di dollari, ha precisato l’azienda della Georgia. I ricavi di Coca-Cola sono letteralmente sprofondati nel secondo trimestre di quest’anno (quando mezzo pianeta era sotto lockdown) e non si sono ripresi nemmeno nel trimestre estivo: vendite -16% da aprile a giugno, ma ancora -4% tra luglio e settembre.

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