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Cleopatra e Marilyn Monroe, icone di un destino tragico a confronto

Due storie diverse ma unite da una fine drammatica: Cleopatra e Marilyn che non ebbero eguali per bellezza e fascino, amanti potenti uomini divennero simboli del loro tempo e icone immortali nelle opere di grandi artisti. Fino al 9 dicembre prossimo la Marilyn di Andy Warhol e la Cleopatra di Arnold Böcklin si confrontano alla Fondazione Magnani-Rocca.

Cleopatra e Marilyn Monroe, icone di un destino tragico a confronto

L’opera raffigurante Cleopatra del pittore simbolista svizzero datata 1872 ed esposta nelle sale della Villa dei Capolavori di Mamiano si confronta con una straordinaria Marilyn Monroe di Andy Warhol proprio in occasione della grande mostra Lichtenstein e la Pop Art americana.

Una Cleopatra, quella di Böcklin ben lontana dall’immaginario esotico
l’opera infatti non è raffigurata in costumi egizi e la sua immagine sulla tela appare misteriosa per la posizione che della donna quasi sembra uscire dalla cornice mentre tiene in mano il serpente. Una donna e figura storica ricordata soprattutto per la sua capacità seduttiva e abilità a gestire le sorti del suo paese fino a garantire l’indipendenza dall’Impero romano.

Arnold Böcklin (1827-1901), La morte di Cleopatra, 1872, olio su tela

Amante prima di Giulio Cesare e poi di Marco Antonio con il quale governò l’Oriente. La sua abilità a governare e il suo potere venne poi contrastato da Ottaviano che ad Azio sconfisse le truppe egizie e di Marco Antonio che si suicidò, e a breve lo seguì anche Cleopatra.

Come narra Plutarco, Cleopatra, si tolse la vita col morso di un aspide, un cobra molto velenoso che da una morte graduale. Con la scelta di Böcklin di raffigurare Cleopatra tra la luce e l’ombra, con una carica drammatica molto accentuata, intende spiegare simbolicamente che il momento dipinto è quello successivo al morso del serpente e quindi quello del trapasso.

Ed ecco che per questa occasione la “Marylin” icona contemporanea per Andy Warhol è accostata alla Cleopatra di Böcklin. 

L’immagine, ripetuta serialmente e continuamente modificata da Andy è quella di una foto pubblicitaria per il film Niagara del 1953, l’unico in cui Marilyn interpreta un personaggio negativo ma iconico per una lettura di una visione in un desiderio di massa creando così una moderna mitologia del consumismo.

L’opera, acrilico su tela con una sagoma immediatamente riconoscibile resa con un verde pressoché fosforescente sembra quasi un sudario della celebrità per sottolineare la fine drammatica della vita di Marilyn ma anche ad assicurarle l’eternità.

Andy Warhol, Marylin, 1979 – 1986, acrilico su tela. © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc., by SIAE 2018

Fu in seguito alla tragica morte dell’attrice trentaseienne nel 1962, che Andy Warhol decise di trasformarne le sembianze in icona di massa della società americana.

CLEOPATRA E MARILYN. ICONE IMMORTALI
Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).
Fino al 9 dicembre 2018.

Immagine in copertina, dettaglio: Andy Warhol, Marylin, 1979 – 1986, acrilico su tela. © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc., by SIAE 2018

 

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