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Chip sulla via della seta: i colossi dell’hi-tech vogliono viaggiare in treno, dalla Cina all’Europa

Sulle antiche strade su cui viaggiavano seta e spezie dall’estremo Oriente all’Europa, ora Hewlett-Packard trasporta pc, laptop e tablet, e sembra che altri colossi dell’hi tech potrebbero seguire le sue orme – Una rivoluzione tecnologica che diventa il simbolo della Cina che cambia.

Chip sulla via della seta: i colossi dell’hi-tech vogliono viaggiare in treno, dalla Cina all’Europa

C’è un treno che corre rapido lungo la via della Seta, l’antico percorso che un tempo permise all’Europa più raffinata di godere dei favolosi prodotti d’oriente: seta, appunto, ma anche spezie e gemme preziose. Manufatti di valore perché unici e costosi. Oggi, a centinaia di anni di distanza, i doni d’oriente che tornano in viaggio verso l’occidente sono invece di massa ed economici. Ma la strada è sempre la stessa.

Hewlett-Packard, il colosso americano dei computer, da due anni fa arrivare nei negozi di Roma, Londra, Parigi e Berlino computer portatili e relativi accessori grazie a convogli ferroviari che attraversano per oltre 10 mila chilometri oriente e occidente, sulla stessa direttrice dei più nobili antenati. L’ambizioso progetto di HP nasce nel 2011 come esperimento estivo. Una prova che ha funzionato, visto che quei binari vengono percorsi fino a tre volte la settimana. E ora l’azienda della Silicon Valley vuole attivare la linea anche in inverno, sfidando le rigide temperature a 40 sotto zero dell’Asia centrale.

La via, per il momento, accoglie solo una piccola parte dei beni in viaggio da Pechino all’Europa, ma altre aziende potrebbero seguire l’esempio di HP. Le autorità cinesi hanno appena annunciato il primo di sei treni merci da Zhengzhou, il grande centro manifatturiero della Cina centrale, ad Amburgo, seguendo lo stesso tracciato che attraversa il Kazakistan, la Russia, la Bielorussia e la Polonia.

Secondo le autorità cinesi, i 50 collegamenti ferroviari previsti per l’anno prossimo trasporteranno 1 miliardo di dollari di merci.

E nell’affare spunta anche Nursultan Nazarbayev, presidente del Kazakistan. Lo scorso dicembre, il capo di stato kazako ha mostrato l’intenzione di rinnovare le infrastrutture ferroriarie del Paese, dichiarando trionfante: “Stiamo assistendo alla rinascita della nuova via della seta, e tutto questo grazie al corridoio tra Cina ed Europa occidentale”.

Anche il presidente russo Vladimir Putin ha mostrato un forte interesse, annunciando un piano infrastrutturale da 43 miliardi di dollari che prevede il miglioramento dei collegamenti da e per la Cina.

Insomma, la competizione aumenta, mentre i tempi e i costi diminuiscono. Quasi sicuramente, HP non resterà sola a lungo.

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