Condividi

Cattolica Assicurazioni riceve due premi per obiettivi Esg

La compagnia veneta del Gruppo Generali ha ottenuto lo Score B per il programma Cdp – Climate Change e il rating “EE-” da Standard Ethics dopo le trasformazioni societarie

Cattolica Assicurazioni riceve due premi per obiettivi Esg

Cattolica Assicurazioni riceve due riconoscimenti per la gestione dell’impatto ambientale: uno da Cdp (Carbon Disclosure Project) e l’altro da Standard Ethics. La prima, organizzazione no-profit internazionale, lo scorso 7 dicembre ha comunicato di aver attribuito alla società assicurativa lo score B- relativamente al programma Cdp – Climate Change. Mentre, Standard Ethics ha confermato il Corporate Rating “EE-” alla Compagnia.

In particolare, il programma Cdp – Climate Change mira a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra delle aziende e a mitigare i rischi legati al cambiamento climatico. Ogni anno le più grandi aziende quotate in borsa – sia a livello italiano che internazionale – sono invitate a compilare un questionario che rivela il livello dell’engagement e le eventuali politiche adottate nei confronti del tema. 

Tra le 13mila aziende che nel 2021 hanno risposto al questionario (suddiviso nelle sezioni Climate Change, Forests e Water Security), Cattolica ha ottenuto lo score B- alla prima disclosure fornita relativa all’area Climate Change.

Dopo l’upgrading dello scorso anno da “E+” a “EE-”, nel suo rapporto finale Standard Ethics ha confermato il rating “EE-” a fronte delle trasformazioni societarie che hanno investito la società assicurativa. Secondo l’agenzia, queste trasformazioni hanno prodotto cambiamenti anche nel governo societario e nella struttura azionaria con significative implementazioni in molti ambiti Esg, portando anche all’attivazione di un comitato Esg con funzione di indirizzo e coordinamento e un Risk Management Framework. Quest’ultimo, oltre a trattare rischi inerenti alla sostenibilità, introduce nuovi orientamenti organizzativi in linea alle indicazioni volontarie dell’Onu, dell’Ocse e dell’Unione Europea.

Commenta