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Carige, aumento di capitale al via: ecco tutte le informazioni

L’aumento da 700 milioni è partito stamattina alle 9 dopo aver ricevuto l’ok con riserva dalla Consob – I titoli potrebbero non essere riammessi in Borsa – Carige cederà ad Amco Nel per 2,8 miliardi lordi

Carige, aumento di capitale al via: ecco tutte le informazioni

Al via l’aumento di capitale da 700 milioni di Banca Carige, parte fondamentale del piano di ristrutturazione messo in piedi per salvare l’istituto ligure, che comprende anche la cessione dei crediti NPE per un ammontare di circa 2,8 miliardi e l’emissione delle Obbligazioni Subordinate Tier 2 per un importo di 200 milioni. La Consob, pur esprimendo parecchie riserve, ha approvato il prospetto informativo e dunque stamattina, 4 dicembre, è partita l’offerta. L’operazione di ricapitalizzazione si concluderà alle 14 di venerdì 13 dicembre ed avrà forti effetti sull’azionariato di Carige. Ad oggi l’azionista di controllo è infatti il Fondo Interbancario. “Dopo queste operazioni la nostra banca si collocherà ai primi posti in Italia sia come indici di patrimonializzazione sia come indicatori di rischio. L’azionista di controllo sarà il Fondo Interbancario (Fitd) con una quota compresa tra il 73% e l’82%. Secondo azionista sarà Cassa Centrale Banca con una quota del 9%, ma con il diritto di acquistare tutte le azioni del Fitd e di salire quindi ad una quota compresa tra l’82% e il 91%. Gli attuali azionisti deterranno una quota compresa tra il 9% e il 19%”, si legge nei documenti firmati dai commissari straordinari, Pietro Modiano e Fabio Innocenzi, che concluso l’aumento usciranno di scena lasciando a Cassa Centrale e Fitd il compito di nominare i nuovi vertici. 

Per quanto riguarda i dettagli tecnici, l’aumento di capitale ha come oggetto la sottoscrizione di 700 miliardi di nuove azioni, al prezzo unitario di 0,001 euro per un controvalore complessivo pari a 700 milioni di euro. La prima tranche dell’operazione sarà riservata allo Schema Volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi, a servizio della conversione del Bond Carige sottoscritto nel 2018, mentre la seconda tranche riguarderà Cassa Centrale Banca. Una terza tranche sarà offerta in opzione ai soci e una quarta tranche sarà infine destinata al Fitd. 

Secondo quanto emerge dal documento pubblicato da Carige, la Consob, pur approvando la ricapitalizzazione ha consigliato cautela, invitando l’istituto genovese a chiarire che “la realizzazione del rafforzamento patrimoniale costituisce condizione necessaria ma non sufficiente ai fini della prospettiva della continuità aziendale”. Ad oggi infatti non ci sono certezze sul fatto che Carige riuscirà a centrare gli obiettivi indicati nel piano strategico al 2023 perché “la maggior parte delle assunzioni ad esso sottostanti è incerta in quanto fuori dal controllo degli amministratori dell’emittente”.

Su richiesta Consob Carige ricorda inoltre che le azioni Carige sono sospese in Borsa dal 2 gennaio scorso e che “sussiste il rischio che ad esito dell’aumento i titoli non siano riammessi alle negoziazioni se il flottante dovesse risultare inferiore al 10%”. Pertanto, si conclude, “sussiste un rischio di illiquidità delle azioni di Banca Carige”.

In questo contesto occorre ricordare che Carige si trova di fronte al quarto tentativo di salvataggio in sei anni. Dal 2014, ha spiegato il commissario straordinario, Fabio Innocenzi, l’istituto ha bruciato il 98,3% dei 2,2 miliardi di euro derivanti ricapitalizzazioni effettuate in precedenza. Nei primi sei mesi del 2019, il gruppo ha riportato un risultato netto negativo di 428,5 milioni mentre al 31 dicembre 2018 era negativo per 272,8 milioni. Nel secondo semestre dell’esercizio, inoltre, in conseguenza della cessione del portafoglio deteriorato, saranno registrate ulteriori svalutazioni su crediti (incluse quelle inerenti alle esposizioni deteriorate rappresentate da leasing e da una posizione large exposure). Il quarto trimestre del 2019, infine, risentirà degli effetti sulle spese per il personale delle azioni volte alla riduzione degli organici, come previste nel suddetto Piano Industriale. Il risultato economico netto di pertinenza dell’Emittente dell’esercizio 2019 sarà pertanto ancora significativamente negativo e previsto in perdita nel Piano Strategico per 779 milioni. Sebbene le componenti sottostanti alla previsione di tale risultato economico abbiano subito significative variazioni – specifica Carige nel prospetto Auc – tale previsione rimane sostanzialmente valida e, alla data del prospetto, si attesta su una perdita pari ad 783 milioni”.

Nello stesso frangente è stato reso noto che, concluso l’aumento, Carige cederà ad Amco (ex Sga) un portafoglio di crediti deteriorati per un valore lordo di bilancio di circa 2,8 miliardi composto per circa il 60% da posizioni classificate come unlikely to pay (crediti UTP) e per la parte rimanente da sofferenze. Il prezzo complessivo dell’operazione è di circa un miliardo. “L’efficacia dei contratti di cessione (uno relativo al portafoglio leasing ed uno relativo alla restante parte del portafoglio oggetto di cessione), sottoscritti tra Amco e Banca Carige in data 15 e 16 novembre, è condizionata all’avvenuto perfezionamento dell’aumento di capitale della Banca”, sottolinea Amco in una nota. L’ex Sga ha inoltre presentato un’offerta -che potrà essere accettata da Banca Carige entro la fine di febbraio 2020 per la concessione di una protezione in forma sintetica di una porzione di rischio su un portafoglio creditizio performing caratterizzato da maggior rischio di circa 1,2 miliardi.

2 thoughts on “Carige, aumento di capitale al via: ecco tutte le informazioni

  1. In teoria le banche e gli altri intermediari, in qualità di depositari, dovrebbero informare i clienti degli aumenti di capitale, ma non lo fanno quasi mai, oppure mettono una notifica all’interno del sito di home banking, ma se Lei non fa un accesso e non la va a cercare, non la vede e non prende conoscenza della possibilità di partecipare all’aumento di capitale o altra corporate action, ma questa è un’altra storia…

    In ogni caso se Lei va in filiale o chiama il servizio clienti, si fa mandare il modulo per aderire, lo compila e lo consegna o lo trasmette firmato. Credo che ci sia tempo fino all’11 Dicembre.
    Dopodiché Le verranno assegnati i titoli e addebitata la relativa spesa. Siccome costano talmente poco, 0,001 di nominale, Le conviene partecipare, in caso che un domani possa valere qualcosa una posizione in questa banca, per recuperare parte delle perdite pregresse.

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