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Business Intelligence, cos’è e perché è utile alle aziende

Si parla sempre di più di Business Intelligence e di Data Analytics, ma di cosa si tratta? Qual è la loro importanza? Lo abbiamo chiesto direttamente ad un esperto del settore

Business Intelligence, cos’è e perché è utile alle aziende

I Big Data sono un tesoro prezioso, ma senza un’attenta analisi questi dati non servono a nulla. Chi ha un’azienda, un sito internet o anche semplicemente un account Facebook professionale si è trovato almeno una volta ad analizzare i propri dati. Quest’azione è proprio una pratica di Business Intelligence.

Ma di cosa si tratta esattamente? La Business Intelligence è una serie di processi, metodi e tecnologie per raccogliere ed analizzare informazioni utili e dati strategici per migliorare le decisioni aziendali. Questa analisi permette di migliorare le “best practices” per l’efficienza aziendale, risultando subito proattivi a cambiamenti di mercato. È una pratica che viene utilizzata per aumentare il proprio vantaggio competitivo.

I dati raccolti provengono da ogni fonte interconnessa all’azienda: report, analisi Olap (acronimo dell’espressione On-line Analytical Processing, ovvero tecniche software per l’analisi interattiva e veloce di grandi quantità di dati) e altri strumenti d’informazione aziendale. Le fonti riguardano ogni campo e ogni attività aziendale: dai processi interni a quelli produttivi, dalle forniture alle spese, dai servizi offerti all’assistenza clienti, dalle spedizioni alle e-mail, ma arrivano anche da fonti esterne quali analisi dei competitor, social monitoring, siti web e app. Tutti questi dati vengono immagazzinati e archiviati in un un unico luogo che è un data warehouse. Le aziende regolarmente trasferiscono qui i dati archiviati dai sistemi operativi per averli pronti per eventuali successive analisi strategiche.

Cos’è quindi un data warehouse? Il data warehouse è un magazzino (warehouse = magazzino) dove vengono archiviati tutti i dati aziendali. Questi non vengono collocati a caso, ma vengono codificati in modo uniforme. È uno spazio dove avvengono processi specifici volti ad aggregare tutti i dati per scopi analitici da fornire al decisore finale. Questi dati processati e finiti sono modelli di Business Intelligence.

Nella pratica la Business Intelligence viene attuata attraverso tool e software specifici. Grazie alle nuove tecnologie e a questi strumenti, la Business Intelligence diventa sempre più accessibile. Inizialmente, infatti, questo tipo di metodo era usato solo dalle grandi aziende con grandi capacità, oggi è diventata praticabile in tutti gli ambienti. Tramite un’analisi mirata, le decisioni diventano più consapevoli e rapide. La Business Intelligence diventa un’opportunità per tutte le società e le persone.

“Il mondo dei dati è un tema sempre più caldo e sicuramente uno dei trend più importanti, specialmente per una compagnia assicurativa come Groupama che fonda il business proprio sulla conoscenza approfondita dei dati”, racconta Fabio Simongini, ‎responsabile Data warehouse & Business Intelligence di Groupama Assicurazioni. “Noi, come società di assicurazioni gestiamo rischi, che sono intangibili e la conoscenza dei dati tramite la Business Intelligence ci permette di prendere decisioni il più corrette possibili; conoscere e approfondire i dati permette di capire e poter prevedere i rischi associati ad una determinata polizza e al soggetto, per guidare al meglio tutti i processi assicurativi relativi alla gestione del cliente, delle tariffe e dei sinistri”.

Simongini ha spiegato come Groupama è da molti anni che ha puntato con forza sulla Business Intelligence: “Sono almeno 15 anni che ci applichiamo costantemente su questa tematica. Abbiamo la nostra struttura, con un nostro data warehouse centralizzato strutturato con controlli di qualità e consistenza dei dati. Cerchiamo, per un ambito strategico quale è la gestione dei dati, di sviluppare internamente i processi. Studiamo e analizziamo i dati disponibili per trasformarli in informazioni che possono fornire valore aggiunto alle decisioni”.

“Le tecnologie e le innovazioni sono in costante aggiornamento, gli approcci mutano continuamente e il fattore umano conta ancora”, ha poi aggiunto. Negli ultimi anni, l’approccio alla Business Intelligence è stato sempre più innovativo, grazie alle nuove tecnologie, c’è stata sicuramente una notevole accelerazione. “Sono stati realizzati nuovi strumenti e metodologie – spiega Simongini – legate al mondo dei data analytics e dell’augumented analytics che sono sicuramente il trend del momento. Ma le persone restano ancora fondamentali. Gli strumenti aiutano a cercare tutte le risposte, ma le giuste domande vengono ancora fatte dalle persone.

Groupama crede nelle persone e punta a creare i data scientist del futuro. “Siamo sponsor e promotori di un master per creare talenti. Il master aiuterà a formare giovani data scientists. È una iniziativa molto interessante ed importante che testimonia l’attenzione della Compagnia su queste tematiche”.

Per finire Simongini ha espresso un pensiero personale sul futuro della Business Intelligence: “La Business Intelligence ha ancora grossi margini di sviluppo e di crescita, è difficile stare dietro alle innovazioni e ai nuovi approcci che arrivano sul mercato. In maniera sempre più spinta ci saranno metodologie di Machine Learning ed Intelligenza Artificiale che aiuteranno le organizzazioni a gestire e ad analizzare al meglio i dati. Le aziende e gli utenti finali dovranno processare sempre più dati che provengono da ogni parte, basti pensare agli incredibili generatori di dati che sono le IoT (Internet of Things o Internet delle cose). Bisognerà essere pronti e capaci di gestire in modo appropriato ed efficace questi dati per creare insights di business utili per il decisore finale”.

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