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Bulgari investe sull’arte contemporanea e i giovani artisti

L’Ad del gruppo del lusso Jean Christophe Babin ha presentato a Roma la nuova partnership per l’arte contemporanea. Tre i finalisti per il Maxxi Bulgari Prize: esporranno dal 1° giugno in una mostra nel museo dedicato alla creatività del XXI Secolo. Per il Maxxi una collaborazione strategica e internazionale

Bulgari investe sull’arte contemporanea e i giovani artisti

Tre giovani artisti – Talia Chetrit, Invernomuto e Diego Marcon – sono i finalisti del Maxxi Bulgari Prize. Da venerdì 1 giugno le loro opere saranno esposte in una mostra, curata da Giulia Ferracci, nel Museo per le Arti del XXI Secolo ed entreranno nella sua collezione permanente.

E’ già da qualche anno che la maison Bulgari ha investito sull’arte e sul Maxxi: un primo avvicinamento era avvenuto nel 2014, in occasione della mostra Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968, di cui la maison era main partner. Con il MAXXI BVLGARI PRIZE la partnership si consolida, nella logica del sostegno alla cultura e del ruolo strategico dell’alleanza pubblico/privato.

“Sostenere i giovani talenti significa investire sulla creatività del nostro tempo e sul nostro futuro”, hanno detto Giovanna Melandri presidente del museo dedicato alla creatività contemporanea e l’Ad di Bulgari Jean Christophe Babin nel presentare la nuova mostra e la rosa dei finalisti scelti da una giuria internazionale composta da David Elliott curatore indipendenteYuko Hasegawa Direttore artistico del MOT di TokyoHans Ulrich Obrist Direttore Artistico della Serpentine Galleries di Londra, Hou Hanru Direttore artistico del MAXXI e Bartolomeo Pietromarchi Direttore del MAXXI Arte per la loro “consapevolezza del momento storico che stiamo vivendo e la capacità di espandere i confini del linguaggio artistico”. Il prossimo 13 ottobre 2018 la stessa giuria sceglierà e annuncerà il vincitore, la cui opera entrerà a far parte della Collezione MAXXI come è già avvenuto per artisti come Vanessa BeecroftLara FavarettoNico VascellariFrancesco Vezzoli ed altri ancora. artnership con Bvlgari, che ancora una volta ringrazio, il Premio diventa più grande e importante per noi.

“Con Bvlgari, emblema di creatività e qualità italiane – ha affermato Giovanna Melandri nel presentare la nuova edizione del Premio, allargata quest’anno anche ad artisti sulla scena internazionale –  abbiamo avviato una collaborazione di sei anni. I tre giovani finalisti, cui faccio i complimenti, rileggono, interpretano e ci aiutano a capire attraverso la loro ricerca artistica questo nostro tempo così complesso”. ““Siamo giunti alla prima edizione del MAXXI BVLGARI PRIZE – ha aggiunto Jean Christophe Babin –  un progetto in cui tutti gli artisti selezionati hanno realizzato opere che stimolano una profonda riflessione sulla realtà attuale attraverso una creatività originale ed audace, fuori dagli schemi. Questa stessa tensione alla sperimentazione è da sempre una parte importante del Dna di Bvlgari”.

Il percorso della mostra, che resterà aperta fino al 28 ottobre – si apre con Invernomuto (Simone Bertuzzi, Piacenza 1983 e Simone Trabucchi, Piacenza 1982, vivono a Milano). Il duo di artisti presenta un’opera nuova e complessa composta da un film, un’installazione sonora, una scultura e un profumo.

La mostra prosegue con Diego Marcon (Busto Arsizio, 1985, vive a Milano), scelto “per aver adottato un approccio originale e poetico alla sperimentazione audiovisiva e all’uso dei generi cinematografici e per la rilettura critica di siti storici”.

Marcon presenta un nuovo lavoro, Ludwig, un video proiettato a tutta parete realizzato con la tecnica CGI (computer-generated imagery), utilizzata nella computer grafica per la resa degli effetti speciali digitali nel cinema, in televisione, nella pubblicità e nei videogiochi di simulazione. Il protagonista è un bambino che accende un fiammifero in uno spazio sospeso, che poi si scoprirà essere quello di una nave in balia di una tempesta. Talia Chetrit (Washington D.C. 1982, vive a New York) conclude il percorso con il progetto Amateur. L’artista presenta un corpus di oltre 20 fotografie della sua produzione recente insieme a immagini provenienti dal suo archivio personale e un video di cui sono protagonisti i suoi genitori.

Come si diceva, il Premio quest’anno allarga i propri orizzonti, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare non più solo artisti di nazionalità italiana, ma anche artisti stranieri che abbiano prodotto negli ultimi due anni un nuovo progetto in Italia nell’ambito di istituzioni pubbliche e realtà private.

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