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Bper torna in utile nel primo semestre, ma il titolo sprofonda in Borsa

Il margine d’interesse è salito del 3,3%, a 658 milioni, mentre le commissioni nette sono risultate sostanzialmente stabili, a 345 milioni – Le attività di negoziazione hanno prodotto un risultato positivo per 128 milioni (+20%) – le coperture su crediti deteriorati sono in “significativo aumento” (+39,4%)

Bper torna in utile nel primo semestre, ma il titolo sprofonda in Borsa

Nel primo semestre la Banca popolare dell’Emilia Romagna torna in utile di 42,5 milioni, contro la perdita di 19 milioni registrata nell’analogo periodo del 2013, ma il dato è inferiore alle attese degli analisti e – al contempo – l’istituto registra un aumento dei crediti deteriorati.

A Piazza Affari il titolo Bper, dopo la pubblicazione dei conti, ha accelerato al ribasso ed è stato sospeso con un ribasso teorico dell’11,75%. “Consideriamo eccessiva la reazione negativa del mercato – ha commentato a caldo un analista di una sim milanese -. I ricavi sono stati superiori alle nostre previsioni nel secondo trimestre: 607 milioni contro 597 attesi. Invece, l’utile netto è stato inferiore per effetto di oneri straordinari e maggiori imposte”.

Il margine d’interesse è salito del 3,3%, a 658 milioni, mentre le commissioni nette sono risultate sostanzialmente stabili, a 345 milioni. Le attività di negoziazione hanno prodotto un risultato positivo per 128 milioni (+20%).

Nel semestre, inoltre, si è verificata una riduzione del 5,2% delle rettifiche su crediti rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre le coperture su crediti deteriorati sono in “significativo aumentò” (+39,4%, ovvero +210 punti base rispetto a dicembre e +360 su giugno 2013).

L’amministratore delegato Alessandro Vandelli sottolinea che, grazie all’esito positivo dell’aumento di capitale da 750 milioni, Bper ha migliorato “ulteriormente la solidità patrimoniale”, raggiungendo un Common Equity Tier 1 del 10,43%, in linea “con i migliori standard del mercato e senza considerare i benefici che deriveranno dalla validazione dei modelli interni avanzati per la misurazione del rischio di credito”.

Vandelli ha poi annunciato che “stanno iniziando le prime attività per predisporre il piano industriale 2015-2017”, che sarà presentato all’inizio dell’anno prossimo. Tra gli obiettivi del piano c’è di “ridisegnare il modello distributivo del gruppo e di ridurre in modo strutturale la base costi al fine di raggiungere un adeguato e sostenibile livello di redditività, consolidando la leadership nei territori di riferimento”.

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