Ops lanciata sulla Popolare di Sondrio: Bper ha superato la soglia chiave del 66,67% del capitale dell’istituto valtellinese, in base alle adesioni ricevute ieri, giovedì 24 luglio (a un solo giorno dalla fine dell’offerta che termina oggi). Superata, quindi, la soglia dei due terzi del capitale che le permetterà il controllo dell’assemblea straordinaria e la conseguente fusione. Tirando le somme, infatti, sulla base delle azioni Sondrio (il 58,15%) già portate in adesione nel “primo tempo”, dell’11,44% poi raccolto nel corso di questi giorni con la riapertura dei termini e, infine, delle azioni già detenute in precedenza (lo 0,34%), Bper controlla già circa il 69,93% del capitale sociale, quindi oltre i due terzi.
Bper-Pop Sondrio: fusione blindata
La stessa Bper ricorda come l’obiettivo sia ora di “procedere, nel minor tempo possibile, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni preventive dalle competenti Autorità, con la fusione“, anche in assenza del delisting. Infatti, con il superamento della soglia del 66,67%, l’integrazione dell’ex Popolare potrà essere approvata con il solo voto favorevole di Bper, visto che da sola la banca ha già la maggioranza qualificata per approvare le delibere nell’assemblea straordinaria valtellinese.
Ieri, intanto, tonfo della Pop Sondrio a Piazza Affari, dove i titoli dell’istituto valtellinese non beneficiano più del sostegno dell’offerta lanciata da Bper: le azioni acquistate ieri e oggi in Borsa, infatti, non potranno più essere consegnate all’opas, godendo del corrispettivo offerto dalla banca modenese.