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BORSE ULTIME NOTIZIE: Piazza Affari in rally fa meglio del resto d’Europa grazie a Tim e Poste

A metà seduta le Borse europee si muovono all’insegna del ribasso, mentre Piazza Affari resiste alla pioggia di vendite. Bene Poste e Generali dopo i conti, Tim molto volatile passa in positivo

BORSE ULTIME NOTIZIE: Piazza Affari in rally fa meglio del resto d’Europa grazie a Tim e Poste

Ottimo rialzo per Piazza Affari, trainata dai risultati di alcune trimestrali sopra le attese e dalle banche, mentre le altre Borse europee viaggiano in territorio negativo in attesa del dato americano sull’inflazione, determinante per capire le prossime mosse della Fed. Intanto, la Bce ha confermato altri rialzi dei tassi di interesse. Con l’ultimo rialzo dei tassi di 75 punti base il consiglio direttivo “ha fatto passi avanti significativi lungo il percorso di rimozione dell’accomodamento monetario” – si legge nel bollettino economico -. Il board ha assunto questa decisione e prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse per assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo della Bce del 2% a medio termine”.

A metà seduta Piazza Affari si conferma la migliore d’Europa, con il FTSE MIB che guadagna lo 0,50%, proseguendo la serie positiva iniziata lo scorso venerdì. Mentre i principali listini europei sono tutti in rosso: Francoforte cede lo 0,23%, Londra lo 0,37%. Si muove sotto la parità anche Parigi, evidenziando un calo consistente dello 0,72%, Madrid dello 0,58% e Amsterdam dello 0,62%.

Sul mercato si guarda anche il terremoto delle criptovalute dopo che Binance ha annullato i suoi piani per acquisire l’exchange FTX, essendo a rischio di fallimento. Il bitcoin è arrivato a scendere sotto la soglia dei 16mila dollari, sui minimi da novembre 2020.

Bce: “Rischi sulla crescita, ma i tassi saliranno ancora”

Nonostante segnali positivi sullo scenario mondiale, la Bce segnala che l’attività economica dell’area euro “è probabilmente rallentata in misura significativa nel terzo trimestre del 2022″ e si attende “un ulteriore indebolimento per la parte restante dell’anno e l’inizio del 2023″.

La Bce nota che i tre rialzi consecutivi hanno fatto fare “passi avanti significativi” per ridurre lo stimolo monetario, ma i tassi dovranno salire ancora. E, riferendosi all’impegno a reinvestire i bond governativi comprati col programma pandemico fino a tutto il 2024, la Banca si dice pronta ad “adeguare tutti i suoi strumenti” se sarà necessario per ridurre l’inflazione.

Euro debole: scende il petrolio ma sale il gas

Il cambio euro-dollaro si ritrova ancora in bilico, con il biglietto verde che spinge sopra la parità. Con un ribasso dello 0,66%, si porta a 0,9947 contro l’1,0012 della seduta precedente.

Ancora debole il petrolio, con il Brent a 92,22 (-0,5%) dopo l’aumento a sorpresa delle scorte americane e i timori per la domanda in Cina. In lieve rialzo invece il prezzo del gas che torna sopra i 113,5 euro al megawattora.

Tiene Piazza Affari grazie alle trimestrali e alle banche

In cima la classifica dei titoli troviamo Telecom Italia che passa in positivo (+5,02%), dopo le incertezze iniziali. Le azioni avevano aperto in calo del 4% ma hanno subito recuperato e sono anche state fermate in asta di volatilità. Corre Poste Italiane (+2,57%) dopo i conti del terzo trimestre. A trainare Piazza Affari ci sono anche le banche: Banco Bpm (+2,56%), Bper (+2,26%), Mediolanum (+2,16%).

Bene con la trimestrale anche Generali (+1,72%). Mentre tracolla Gvs (-19,95% a 3,92 euro) dopo i conti. L’azienda bologenese – tra i maggiori produttori mondiali di soluzioni avanzate di filtrazione per il settore medicale, di laboratorio e automobilistico – ha chiuso il terzo trimestre del 2022 con un utile netto normalizzato di 58,9 milioni di euro (contro i 59,5 milioni del 2021).

Tra i titoli principali i cali maggiori sono accusati da Tenaris che cede il 3,12%, seguita da Saipem (-2,78%) e Recordati in calo del 2,37%. Sotto pressione anche Hera (-2,06%).

Sale lo spread

Sensibile peggioramento dello spread, che raggiunge quota +211 punti base (+4,79%), mentre il Btp con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 4,29% e il Bund decennale un +2,19%.

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