C’è aria di vendita in giro, ma nulla a che vedere con la reazione negativa dei mercati all’indomani degli annunci del “Giorno della Liberazione” del 2 aprile. Gli investitori stanno soppesando l’ultima serie di minacce nella guerra dei dazi degli Stati Uniti, ma anche il fatto che c’è ancora la speranza che si tratti principalmente di una sparata di Trump. Le borse asiatiche addirittura sono leggermente positive, mentre a prendere più sul serio le minacce di Trump sono le borse europee viste aprire in calo. Le quotazioni con maggiori energie si vedono sul mercato del Bitcoin, che registra nuovi massimi sopra 120.000 dollari e su quello dell’argento a un nuovo massimo da 14 anni.
L’Ue cerca un accordo con gli Usa, ma anche con altri paesi. Oggi prima riunione
Sabato il presidente Usa ha annunciato che avrebbe imposto una tariffa del 30% sulla maggior parte delle importazioni dall’Ue e dal Messico a partire dal 1° agosto, nonostante i negoziati siano ancora lunghi. L’Unione Europea per il momento ha risposto che non imporrà contromisure fino all’inizio di agosto, continuando a cercare di trovare un accordo, sebbene il ministro delle finanze tedesco abbia chiesto un’azione decisa.
Ma l’UE si sta anche preparando a intensificare il suo impegno con gli altri paesi colpiti dai dazi di Donald Trump; i contatti con nazioni come Canada e Giappone potrebbero includere la possibilità di un coordinamento, secono Bloomberg. Stamane da Pechino, la responsabile della concorrenza dell’UE, Teresa Ribera, ha detto che l’Unione sta cercando di approfondire gli accordi commerciali con l’India e altri paesi della regione Asia-Pacifico.
Già oggi alle 1530 si terrà a Bruxelles la riunione degli ambasciatori dei 27. “Una scelta che sconvolge i rapporti commerciali: continueremo a trattare per l’accordo, ma adotteremo se necessario contromisure proporzionate per tutelare gli interessi europei” ha detto von der Leyen.
Asia cauta, ma tendenzialmente positiva
Gli investitori sembrano essersi abituati ai caotici metodi di Trump e i titoli azionari in Asia sono molto composti. L’indice giapponese Nikkei 225 termina con un +0,03%, mentre prosegue la discesa dello yen su dollaro, cross a 147,4. I funzionari della banca centrale giapponese potrebbero prendere in considerazione l’aumento di almeno una delle loro stime sull’inflazione nella riunione politica della fine di questo mese, scrive Bloomberg. Alla base di ciò ci sarebbe l’andamento dei prezzi del riso e dei prodotti alimentari, aumentati più del previsto nelle ultime settimane e i prezzi del petrolio. La Boj aggiornerà il suo rapporto trimestrale sulle prospettive alla fine della riunione del 31 luglio. Gli osservatori prevedono che la banca manterrà il tasso di riferimento invariato allo 0,5% durante la riunione.
In Cina le borse sono in rialzo. Shanghai Composite +0,4%, Hang Seng di Hong Kong +0,5%.
Le esportazioni cinesi sono aumentate del 5,8% a giugno, nonostante le esportazioni verso gli Stati Uniti siano diminuite di quasi il 10%, battendo le previsioni in un mese in cui Washington e Pechino hanno concordato un accordo provvisorio per ridurre le tariffe reciproche.
Indice Kospi della borsa di Seul +0,5%, in continuità con il +4,1% della scorsa settimana. In lieve calo le borse di Taiwan e dell’India.
Per gli Usa inizia questa settimana la kermesse delle trimestrali, le banche in testa
Venerdì i principali indici azionari statunitensi hanno registrato ribassi frazionali. Il Dow Jones ha perso lo 0,63% a 44.372 punti, mentre l’S&P500 ha chiuso in calo dello 0,33% a 6.260 punti. Performance negativa anche per il Nasdaq (-0,22% a 20.586 punti). Questa settimana prende il via la stagione dei dati di bilancio trimestrali, con le principali banche in testa già domani. Secondo LSEG IBES, si prevede che le società S&P aumenteranno i profitti del 5,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in calo rispetto alle aspettative di un guadagno del 10,2% del 1° aprile.
Sui mercati obbligazionari, i titoli del Tesoro hanno mantenuto stabili i rendimenti decennali al 4,41%. Mentre il presidente della Fed Jerome Powell ha manifestato un atteggiamento paziente nei confronti dei tagli, Trump sta aumentando la pressione politica per uno stimolo più aggressivo. Nel fine settimana , il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha avvertito che Trump potrebbe avere motivo di licenziare Powell a causa dei costi eccessivi di ristrutturazione della sede centrale della Fed a Washington.
Trump ha dichiarato domenica che sarebbe una cosa grandiosa se Powell si dimettesse.
Domani sono attesi i dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti per giugno, che potrebbero finalmente iniziare a mostrare le prime pressioni al rialzo dei dazi, anche se i rivenditori hanno ancora scorte pre-imposta a cui attingere e alcune aziende stanno assorbendo i costi nei margini. L’impatto sui costi della catena di approvvigionamento potrebbe riflettersi nei prezzi alla produzione e nei prezzi all’importazione di questa settimana, mentre la lettura delle vendite al dettaglio indicherà la situazione dei consumatori.
I future sull’S&P 500 e sul Nasdaq sono in calo rispettivamente dello 0,6% e dello 0,56%
Euro storna leggermente. Bitcoin e argento a nuovi record
Il mercato con più energia stamane è quello delle criptovalute, con il bitcoin è a 120.500 dollari, nuovo record e da segnalare è anche l’argento che ha raggiunto un nuovo massimo da 14 anni.
Tra le valute, l’euro ha perso lo 0,1% a causa della notizia dei dazi, attestandosi a 1,1685 dollari, allontanandosi dal recente massimo quadriennale di 1,1830 dollari. Il dollaro ha perso lo 0,2% sullo yen, attestandosi a 147,15 dollari, e ha registrato solo una leggera variazione sul suo indice di cambio, a 97,882 dollari. Il dollaro ha guadagnato lo 0,2% sul peso messicano, attestandosi a 18,6710, con la presidente messicana Claudia Sheinbaum fiduciosa che si possa raggiungere un accordo commerciale prima della scadenza di agosto.
Nei mercati delle materie prime, l’oro ha ricevuto una modesta richiesta di rifugio sicuro ed è salito dello 0,1% a 3.359 dollari l’oncia. I prezzi del petrolio restano stabili dopo le speculazioni secondo cui Trump potrebbe annunciare sanzioni più severe contro la Russia più tardi oggi stesso, tra cui imposte sui principali acquirenti di petrolio russo. Il Brent è salito dello 0,2% a 70,47 dollari al barile, mentre il greggio statunitense è aumentato dello 0,1% a 0,68,55 dollari al barile.
Borse europee viste aprire in calo
Le azioni europee hanno preso più seriamente la minaccia dei dazi, con i futures Eurostoxx 50 in calo dello 0,9%. A Milano occhio a Unicredit, Banco Bpm, Bper Banca, Popolare di Sondrio, Leonardo, Eni, Brunello Cucinelli.
BancoBPM e UniCredit. Il Tar ha annullato alcune delle condizioni poste dal governo per il via libera all’offerta su Banco Banco Bpm, considerando però legittimo l’obbligo imposto da Roma alla banca di uscire dal mercato russo entro gennaio 2026.
Bper. L’opas di Bper sulla Banca Popolare di Sondrio si è chiusa venerdì 11 luglio con adesioni per oltre il 58% del capitale, e si è dunque verificata la condizione soglia per l’efficacia dell’operazione.
Leonardo è disponibile a fornire tecnologia per i droni ma ha escluso l’apertura di uno stabilimento in Ucraina, come ha detto l’ad, Roberto Cingolani, in un’intervista pubblicata sabato da Il Corriere della Sera.
Eni. Azule Energy, partnership tra BP ed Eni in Angola, ha scoperto gas naturale nel suo primo pozzo esplorativo dedicato al gas localizzato al largo della costa del Paese.
Brunello Cucinelli. Berenberg ha confermato il rating buy e il target price a 125 euro sul titolo, pur abbassando le stime di fatturato dell’1-2% per gli anni dal 2025 al 2027.
Nexi – Secondo il Corriere, dovrebbe rinnovare l’accordo commerciale con Credit Agricole Italia.
Prysmian – Barclays alza il target price a 102 euro.
Webuild – Ottiene nuove commesse da 600 milioni di dollari in Arabia nell’ambito del progetto Diriyah.