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Borse incerte tra debito Usa e Btp

I rendimenti in rialzo per i Buoni del tesoro e lo stallo tra Casa Bianca e Congresso vanificano la performance dei titoli bancari e le buone trimestrali provenienti dagli Stati Uniti. Male Finmeccanica, Pirelli e StMicroelectronics

Borse incerte tra debito Usa e Btp

Le Borse europee chiudono poco mosse in un clima di incertezza all’indomani di un altro lunedì nero: il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,27% a 19.029, il Dax sale dello 0,07%, il Cac cede lo 0,66% e il Ftse 100 dello 0,08%.

Dopo un avvio in rialzo, gli indici europei hanno girato in negativo sui nuovi timori per la tenuta dell’eurozona innescati dall’asta dei Bot a sei mesi che ha visto rendimenti in rialzo. L’Eurozona deve mettere in atto ”rapidamente” il piano per contrastare la crisi del debito, ha sollecitato il direttore generale del Fondo Monetario internazionale Christine Lagarde. Il rendimento dei Bot semestrali è infatti salito ai massimi da novembre 2008 al 2,269%.

Il Tesoro ha venduto 7,5 miliardi di Bot semestrali a fronte di una domanda di oltre 11,7 miliardi. Ceduti anche 1,5 miliardi di euro di Ctz aprile 2013 a fronte di una domanda per 2,485 miliardi, con un rendimento del 4,038%, massimo dal settembre 2008. Il rapporto di copertura è peggiorato a 1,561 per l’asta Bot (1,721 di giugno) e a 1,657 per i Ctz (da 1,87).

Dopo l’asta italiana lo spread sui Btp italiani decennali si e’ ampliato raggiungendo i 300 punti per poi tornare attorno ai 285 punti base. Non aiuta il clima di contrapposizione che si registra dall’altra parte dell’Atlantico. Il presidente Barack Obama, opporrà il proprio veto al piano dei repubblicani su un aumento del tetto del debito per sei mesi, ha riferito oggi il direttore del National Economic Council della Casa Bianca, Gene Sperling secondo il quale c’è una parte di repubblicani alla Camera che sta bloccando un compromesso su un piano bilanciato che si tradurrebbe in aumento del tetto del debito ed eviterebbe il default.

Secondo l’associazione di categoria International Swaps and Derivatives Association gli Stati Uniti avrebbero almeno tre giorni per far fronte ai mancati rimborsi sui titoli di Stato prima che si inneschi il processo che fa pagare i contratti derivati ‘credit default swap’, assicurazione contro il rischio di insolvenza sovrana.

In questo clima a dare slancio a Wall Street non sono bastate diverse trimestrali migliori delle attese, tra cui Ups e Ford. Gli indici sono partiti deboli e ora si muovono anch’essi contrastati il Dow Jones che tratta in calo dello 0,52. Appesantiti anche da segnali macroeconomici contrastanti, con la fiducia dei consumatori che e’ salita leggermente e le vendite di case nuove sono calate più del previsto.

A New York il petrolio ha aperto in rialzo dello 0,6% a 99,76 dollari al barile mentre il dollaro segna un nuovo minimo storico contro il franco svizzero e perde nuovamente terreno contro l’euro che risale a 1,45.

Piazza Affari si riprende dalle perdite della mattinata, dopo che l’asta dei Bot aveva appesantito i listini dopo un buon avvio. I bancari hanno recuperato ma hanno chiuso contrastati. Unicredit in giornata è stato il miglior titolo con un rialzo del 4,41%. Molto bene anche Intesa Sanpaolo (+3,11%), Banca Mps (+2,55%) e Mediobanca (+1,46%). Banco Popolare sale dello +0,77%), e Ubi dello 0,06% mentre Bpm cala dell’1,49% Giornata volatile per Fiat che chiude in calo del -4.46%: oggi ha diffuso risultati del secondo trimestre (utile netto pari a 1.237 milioni di euro) in linea con le attese degli analisti e ha aumentato la guidance.

Ma ad andare male sono in generale i titoli industriali, come Pirelli (-3,66%) e Finmeccanica (-3,81%). Ansaldo Sts chiude in calo del 5,15% dopo la pubblicazione dei conti in cui ha abbassato la guidance 2011 su ricavi e redditività. Sprofonda Stm con un tonfo del 11,51% all’indomani dell’uscita dei conti trimestrali rivelatisi peggiori delle attese, con Cheuvreaux ed Exane che oggi hanno ridotto il giudizio a underperform. Giornata positiva invece per i titoli dell’occhialeria. Marcolin chiude in rialzo del 2,04% e Luxottica chiude in rialzo dello 0,76% grazie a risultati sopra le attese.

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