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Borse in rosso, ma Atlantia corre e Astm vola

I timori sull’inflazione e sull’andamento della pandemia mandano in rosso le Borse e spingono gli acquisti sulle commodities – Spread in rialzo – A Milano si apprezza Atlantia in attesa del Cda di Cdp che potrebbe decidere sull’offerta – Astm in orbita dopo l’opa Gavio-Ardian, bene i petroliferi – In ribasso Moncler, Diasorin e Stellantis

Borse in rosso, ma Atlantia corre e Astm vola

La settimana borsistica si apre con tutte le principali piazze europee in netto ribasso, preoccupate per la possibile salita dell’inflazione. In rialzo invece il valore delle commodities, con il rame che segna +4%, mentre l’oro si apprezza dello 0,4% a 1790 dollari l’oncia. Continua il rally del petrolio, con il Brent che si attesta a 63,25 dollari al barile (+0,51%).

Nuovi timori anche sull’andamento della pandemia: negli Stati Uniti il numero di morti per Covid-19 si avvicina tragicamente a quota 500mila, mentre nel Vecchio Continente la paura riguarda la rapida diffusione nei diversi Paesi delle varianti più aggressive e contagiose del virus. 

In Italia, mentre il consiglio dei ministri è riunito per decidere le nuove misure restrittive da imporre fino a fine marzo, Piazza Affari cede lo 0,95% a 22.917 punti, nonostante l’ottimo spunto del settore autostradale. In lieve rialzo lo spread, che sale a 93 punti base, mentre il rendimento sul decennale è allo 0,632%. Negative anche le altre Borse europee: la peggiore è Amsterdam (-1,69%), seguita da Francoforte (-1,13%), Parigi (-1,03%) e Madrid (-1%). In rosso anche Londra, che cede l’1%.

Tornando a Milano, da segnalare l’ottimo spunto del settore autostradale, con Atlantia che si porta in vetta al Ftse Mib (+3,12%), in attesa di nuove decisioni da parte del cda di Cassa Depositi e Prestiti che si riunirà oggi alle 18. Tra i vari dossier sul tavolo c’è anche l’esame e l’eventuale approvazione di un’offerta vincolante per l’88% di Autostrade per l’Italia che vede in consorzio Cdp Equity con i fondi Macquarie e Blackstone. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, l’offerta potrebbe collocarsi nella parte alta della forchetta tra 8,5-9,5 miliardi di euro. Atlantia, che venerdì riunirà il consiglio di amministrazione, aveva concesso al consorzio tempo fino a domani, martedì 23 febbraio per formulare un’offerta vincolante ‘non soggetta a condizioni di sindacazione o finanziamento”.

Spicca il volo Astm,che guadagna il 27,34% a 25,62 euro dopo il lancio di un’offerta pubblica d’acquisto da 1,7 miliardi da parte della famiglia Gavio e del fondo francese Ardian. L’offerta, presentata attraverso il veicolo NAF 2, riconoscerà un corrispettivo pari a 25,60 euro per ogni azione portata in adesione all’offerta, con un premio del 28,8% rispetto al prezzo di venerdì 19 febbraio e del 36,3% rispetto alla media ponderata delle azioni negli ultimi sei mesi. L’offerta è finalizzata al delisting, con l’obiettivo di una “riorganizzazione” di Astm “finalizzata all’ulteriore rafforzamento della stessa, operazione più facilmente perseguibile nello status di non quotata”, si legge in una nota. 

Si distinguono in positivo i petroliferi, con Eni che sale di un punto percentuale e Tenaris che segna un rialzo dello 0,5%. Bene anche Saipem (+0,4%).

In rialzo anche Banca Generali (+0,69%), mentre il comparto bancario procede in negativo: Unicredit (-1,49%), Intesa Sanpaolo (-1,07%), Banco Bpm (-1,66%). 

Argina le perdite allo 0,2% Telecom Italia, dopo che il Movimento 5 Stelle, in vista del rinnovo degli organi societari, ha auspicato che Cdp sia rappresentata nel board, oltre a reiterare la posizione favorevole a una fusione tra la rete della società e quella di Open Fiber. 

In fondo al Ftse Mib c’è Moncler, che cede il -2,74% dopo la buona performance di venerdì scorso, innescata dalla reazione positiva ai conti del 2020. Male anche Diasorin (-2,65%), giù Recordati (-2,58%) in attesa della trimestrale e Stellantis (-2,11%).

Sul fronte dei cambi, l’euro si è indebolito nei confronti del dollaro: oscilla sulla soglia di 1,211 dollari (1,2135 dollari venerdì in chiusura). La moneta unica vale 128,15 yen (128,102 yen), mentre il dollaro-yen è pari a 105,75 (105,558).

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