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Borse in corsa sull’intelligenza artificiale da Wall Street all’Asia dopo il fenomeno Oracle. In Europa attesi tassi fermi dalla Bce

Se qualcuno nelle scorse settimane avesse dubitato dell’interesse per il settore dell’intelligenza artificiale deve ricredersi: ieri Oracle ha guidato la corsa sfrenata da Wall Street all’Asia. Si attende oggi un nulla di fatto sui tassi da parte della Bce. Borse europee viste aprire in lieve rialzo. A Piazza Affari occhi a Buzzi e Stellantis

Borse in corsa sull’intelligenza artificiale da Wall Street all’Asia dopo il fenomeno Oracle. In Europa attesi tassi fermi dalla Bce

Se prima era interesse per la tecnologia ora è una vera corsa sfrenata: da Wall Street all’Asia è tutto un concatenarsi di rialzi di società del settore, con Oracle che ha fatto da guida, a un passo dall’ingresso nel ristretto club delle società da 1 trillione di capitalizzzazione. Oggi si attende un dato chiave per gli Usa sui prezzi al consumo, ma già ieri quelli alla produzione hanno evidenziato che non sembrano esserci le temute pressioni inflattive, confermando così l’attesa di un taglio dei tassi della Fed la prossima settimana. Europa in sordina, ancora scossa per l’attacco del drone russo ieri e per le vicende politiche in Francia, mentre è in attesa oggi la conferenza stamoa di Cristine Lagarde della Bce che non dovrebbe muovere i tassi, ma le prospettive commerciali e i probemi politici fanno sì che probabilmente manterrà viva la prospettiva di un allentamento successivo.

Wall Street ieri euforica: il rischio inflazione sembra scampato. Si punta tutto sull’AI.

Le borse Usa ieri hanno decretato una situazione insperata fino a poche settimane fa: la tanto temuta pressione inflattiva non sembra esserci e quindi la strada per un taglio dei tassi da parte della Fed è diventata un’autostrada.

L’indice dei prezzi alla produzione è sceso ieri per la prima volta in 4 mesi, dello 0,1% ad agosto rispetto al mese precedente e il dato di luglio è stato rivisto al ribasso. Rispetto all’anno precedente, è aumentato del 2,6%. Gli economisti prestano molta attenzione all’indice dei prezzi alla produzione poiché alcune componenti vengono utilizzate per calcolare l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed.

La reazione del mercato è stata immediata e gli operatori hanno quasi completamente scontato tre riduzioni dei tassi nel 2025, anche se di fatto oggi ci sarebbe da avere conferma anche dal dato dei prezzi al consumo. La Fed emetterà la sua decisione il 17 settembre.

L’ indice S&P 500 ieri ha raggiunto nuovi massimi storici, scegliendo il settore dell’intelligenza artificiale come il preferito, cavalcando le ottime previsioni di Oracle Corp. nel cloud che hanno fatto salire le azioni del 36%, registrando il più grande guadagno percentuale giornaliero dal 1992.

La previsione di Oracle è arrivata dopo un breve periodo in cui gli investitori hanno messo in dubbio la tenuta della crescita esplosiva dell’intelligenza artificiale e hanno abbandonato alcune delle più grandi aziende del settore. Ma l’interesse si è risvegliato ieri, con altri vincitori del settore dell’intelligenza artificiale come Broadcom Inc., Palantir Technologies Inc., Advanced Micro Devices Inc. e Nvidia che hanno scalato le posizioni insieme a Oracle. Da rilevare inoltre il balzo del 9% di Arm Holding. Il produttore di chip vuole espandersi nel Sud-Est asiatico, secondo quanto dichiarato dal suo direttore commerciale al Wall Street Journal. Intanto OpenAI ha firmato un contratto con Oracle per acquistare 300 miliardi di dollari in potenza di calcolo in circa 5 anni, un impegno enorme che supera di gran lunga l’attuale fatturato della startup, secondo il Wall Street Journal. Si tratta di uno dei più grandi contratti cloud mai firmati.

Ieri l’S&P500 è salito dello 0,3%, nuovo record a 6546 punti, il Dow Jones ha perso lo 0,4%. Gli analisti di Wall Street si stanno affrettando a migliorare le loro previsioni per l’indice S&P 500, in vista dei tagli della Fed, dei solidi utili aziendali e del rinnovato entusiasmo per l’intelligenza artificiale: la quota di 7000 punti è data per vicina.

Nel mercato obbligazionario, i rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni sono saliti di 2 punti base al 4,0531%, dopo essere scesi di 4 punti base durante la notte, poiché una solida asta di titoli a 10 anni ha attenuato alcune preoccupazioni circa l’interesse degli investitori per il debito statunitense a lungo termine. Un indicatore ancora più significativo sarà oggi l’emissione di obbligazioni trentennali per 22 miliardi di dollari da parte del Tesoro. Il rendimento a 30 anni è salito di 2 punti base al 4,7028%, dopo essere sceso di oltre 30 punti base da quando aveva brevemente superato il 5% una settimana fa. I rendimenti a due anni sono scesi di due punti base al 3,54%.

Asia trascinata al rialzo dalla corsa ai tech

L’indice Nikkei di Tokyo, in rialzo dell’1%, tocca nuovi massimi di lunghissimo periodo. Softbank, una delle società a maggiore capitalizzazione del listino, fornisce un contributo rilevante con il titolo guadagna il 7,5% all’indomani del balzo della sua partecipata Arm Holding a Wall Street.

Le borse della Cina sono contrastate. Sale l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen, +1,7% a 4.524 punti, manca pochissimo al massimo di lunghissimo periodo toccato a inizio mese. In calo dello 0,3% l’Hang Seng di Hong Kong, sulla parità l’Hang Seng Tech. Nuovo massimo della storia per la borsa di Taiwan: indice Taiex +1%. Alibaba sta provando a raccogliere 3,17 miliardi di dollari con un’ offerta di obbligazioni convertibili zero coupon di dimensioni importanti, scrive Bloomberg. I bond emessi, con scadenza 2032 saranno convertibili in American Depositary Receipts. Il titolo è in rialzo dello 0,7%.
All’inizio di questa settimana, un altro gigante tecnologico cinese, Baidu ha fissato il prezzo della sua seconda tranche di un’offerta di obbligazioni denominate in yuan da 4,4 miliardi di yuan (618 milioni di dollari), dopo un’emissione da 10 miliardi di yuan a marzo. Nel frattempo, Tencent Holding sta valutando la sua prima offerta pubblica di debito in quattro anni con la vendita di obbligazioni offshore in yuan già questo mese.

L’indice Kospi di Seul guadagna lo 0,2%, dal +0,9% di stanotte. Durante una conferenza stampa, il presidente Lee Jae Myung ha parlato della proposta del governo di abbassare la soglia dell’imposta sulle plusvalenze delle partecipazioni azionarie a 1 miliardo di won (720.429 dollari), da 5 miliardi di won.

I prezzi del petrolio hanno mantenuto i guadagni dopo che la Polonia ha abbattuto i droni russi nel suo spazio aereo. L’oro è vicino ai massimi storici: +0,1% a 3.644 dollari l’oncia. Sul mercato valutario, i movimenti sono stati moderati, con il dollaro statunitense che ha faticato a trovare una direzione. L’indice del dollaro è rimasto stabile a 97,81, leggermente al di sopra del minimo di sette settimane di 97,25.

Borse europee viste aprire in lieve rialzo. A Piazza Affari occhi a Buzzi e Stellantis

Le azioni europee sono viste aprire più in sordina, ma comunque in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della Banca Centrale Europea. I futures sull’EUROSTOXX 50 sono in rialzo dello 0,17%.

Banco BPM. In caso di una fusione con il Crédit Agricole Italia l’attenzione del governo italiano sarebbe rivolta a tutelare il risparmio e l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese. Lo ha detto a Reuters Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Finanze della Camera, aggiungendo che la nazionalità di una banca non è di per sé un problema.

Banca Monte Paschi. Le adesioni all’offerta lanciata da Monte Paschi su Mediobanca probabilmente arriveranno all’80% con la riapertura della prossima settimana, ha detto il direttore generale di Mediobanca, Francesco Saverio Vinci, in una call con lo staff. Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensione cautelare presentata da Bluebell Partners nei confronti della delibera con cui Consob ha autorizzato l’aumento di capitale di Mps finalizzato all’offerta su Mediobanca.

Buzzi. Jp Morgan ha alzato il rating a ‘overweight’ da ‘neutral’, con target price a 54 euro da 45 euro precedente.

Stellantis ha raggiunto un accordo per la vendita dello stabilimento produttivo VM Motori a un gruppo di investitori italiani che controlla anche l’azienda di componenti per motori Marval. L’accordo vincolante con Stellantis è stato firmato da Gamma Holding, un veicolo creato dagli investitori di controllo di Marval, ha detto l’AD di Marval Vincenzo Nunziata. Il gruppo automobilistico ha accolto con favore l’annuncio della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, relativo a un’iniziativa per la promozione di auto piccole ed economiche in Europa.

Avio, potrebbe valutare un aumento di capitale da 300 milioni di euro, ha scritto ieri Bloomberg News.

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