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Borse in attesa del salvatore cinese: gli occhi puntati sulla visita di Merkel a Pechino

Pechino sta prendendo in considerazione la possibilità di un maggiore coinvolgimento nel Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf) e nel prossimo Meccanismo europeo di stabilità (Esm) – La questione è stata al centro degli incontri oggi fra Angela Merkel e i dirigenti cinesi – I listini europei restano instabili in attesa di conferme – Spread sui 389 pb

Borse in attesa del salvatore cinese: gli occhi puntati sulla visita di Merkel a Pechino

La Cina potrebbe arrivare a salvare l’Europa. Attraverso il fondo salva Stati. “La crisi dei debiti sovrani nell’eurozona deve essere risolta urgentemente”, ha detto il premier cinese, Wen Jiabao, durante una conferenza stampa con la Cancelliera tedesca Angela Merkel, oggi a Pechino. La Cina potrebbe prendere in considerazione la possibilità di un maggiore coinvolgimento nel Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf) e nel prossimo Meccanismo europeo di stabilità (Esm) che entrerà in vigore a luglio e la cui firma da parte dei 27 Paesi Ue è in agenda oggi. Wen Jiabao ha aggiunto che la Cina ”sta ancora esaminando” quale sia il modo migliore per partecipare al fondo salva-Stati Efsf.

I listini europei in mattinata lasciano spazio alle prese di beneficio per poi oscillare contrastati attorno alla parità: il Ftse Mib perde lo 0,14%, il Ftse 100 lo 0,10% mentre il Dax sale dello 0,28% e il Cac dello 0,21%.

Lo spread Btp-bund, che ha aperto a 386 punti, ora viaggia in rialzo attorno a 389 punti. In Francia e in Spagna le aste dei titoli di Stato si sono chiuse con tassi in calo per tutte le emissioni. Parigi ha collocato 7,962 miliardi di euro in tre aste di titoli di Stato a sei, otto e dieci anni con rendimenti rispettivamente a 2,44%, al 2,91% e al 3,13%. Madrid ha piazzato 4,5 miliardi di bond a tre, quattro e cinque anni, con i tassi in calo al 2,861% sui titoli a tre anni, al 3,455% su quelli a quattro anni e al 3,565% su quelli a cinque anni.

Continua l’estenuante attesa sull’accordo tra i creditori privati e Atene che si spera veda la luce entro la settimana. L’accordo è condizione necessaria perché si vada avanti nell’affrontare la questione del secondo pacchetto di aiuti da erogare alla Grecia.

BANCHE CONTRASTATE, MA IL COMPARTO RIPRENDE QUOTA

DELUDONO I CONTI DI DEUTCHE BANK E BBVA

In mattinata i segni meno sono tornati sulle banche condizionate anche dai dati deludenti di due colossi europei: Deutsche Bank (-1,51%) e Bbva. La banca tedesca ha archiviato nel quarto trimestre un utile in calo del 69% con un profitto netto di 186 milioni di euro contro stime per 556 milioni. Risultati determinati da una perdita pre tasse di 351 milioni di euro per cattivo andamento della divisione investment banking (422 milioni), la svalutazione delle partecipazioni (722 milioni) e i costi sostenuti per cause legali (380 milioni) che hanno cancellato gli utili pre tasse ottenuti dalla divisione retail e wealth management (392 milioni di euro). Nel 2011 l’utile risulta comunque in aumento del 70 a 4,3 miliardi. In Spagna Bbva soffre per le svalutazioni delle attività in Usa e chiude l’anno con un utile in calo del 34,8% a 3 miliardi. Il quarto trimestre ha archiviato una perdita di 139 milioni contro ai 939 milioni di profitto dello stesso periodo di un anno prima. Dopo le aste il comparto ha ripreso quota. A Piazza Affari a pesare sul listino è Unicredit scesa in territorio negativo di oltre 1 punto percentuale per poi riprendere a salire a +0,45%. Dopo un leggero rallentamento, continuano gli acquisti su Mps +5,57%, Banco Popolare +5,16% e Bpm +5,44%

FONDIARIA SAI SOSPESA PER ECCESSO DI RIALZO,

ACQUISTI ANCHE SU UNIPOL BENETTON

Fondiaria Sai, congelata per eccesso di rialzo, balza del 12,43% mentre Unipol sale del 3,67%. Nella mattinata Moody’s ha posto sotto osservazione il rating di Unipol, in vista di un possibile taglio, a seguito proprio della integrazione con il gruppo Ligresti. In rosso invece Premafin che perde il 2,69%. Non riesce a fare prezzo in apertura Benetton all’indomani dell’annuncio ufficiale dell’Opa a 4,6 euro per azione: ora il titolo è stato ammesso a scambi e quota a 4,67% con un balzo del 15,36%.

ENEL PEGGIOR TITOLO, COMPLETA CESSIONE TERNA

SU LUXOTTICA PESA IL DOWNGRADE DI UBS

Enel perde l’1,54%. Il gruppo guidato da Fulvio Conti ha concluso l’operazione di cessione del 5,1% di Terna (102.384.037 azioni), incassando 281 milioni con una plusvalenza di 178 milioni di euro su base consolidata, al netto degli oneri accessori. La cessione ha riguardato il totale della partecipazione detenuta dal Enel in Terna. L’operazione verrà regolata mediante consegna dei titoli e pagamento del corrispettivo in data 7 febbraio 2012. In calo dell’1,21% Luxottica in scia del downgrade arrivato oggi da Ubs. Gli analisti hanno tagliato la raccomandazione a neutral a neutral dal precedente buy, con un prezzo obiettivo fermo a 25,50 euro.

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