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Borse deboli in apertura, spread in rialzo

Continuo saliscendi a Piazza Affari ancora scossa dopo il tonfo di ieri (-5%) – Male i titoli del lusso, brilla soltanto Buzzi (+2,8%) – Unicredit poco sopra la soglia della parità all’avvio, Mps -0,45% – Lo spread sale a 164 punti – Più pesanti le piazze europee

Borse deboli in apertura, spread in rialzo

Altalena in avvio di contrattazioni a Piazza Affari che dopo l’apertura in lieve calo aveva illuso tutti con una momentanea ripresa per poi scendere nuovamente in territorio negativo. Alle ore 9,50 l’Indice FTSE Mib perde lo 0,12% , l’Allshare segna un -0,35%. Ieri il principale listino milanese è stato tra quelli che hanno risentito maggiormente della rottura delle trattative tra Atene e i creditori internazionali, archiviando con un ribasso superiore al 5%.

Molto debole il settore del lusso con Ferragamo e Tod’s che perdono oltre 2 punti percentuali in apertura. In netto calo anche il titolo Saipem (-1,75%) e il titolo Mediaset (-1,58%). Pochissimi i titoli in positivo. Fra questi spicca Buzzi Unicem (+2,85%) promossa a “buy” da Goldman Sachs che l’ha inserita anche nella “conviction buy list”. Timidi ‘segni più’ per Unicredit (+0,17%) e Bca Popolare di Emilia Romagna (+0,13%). Il titolo Mps scende dello 0,45%

Se Milano parte con il freno tirato anche le altre principali borse europee non brillano in apertura di contrattazioni. Parigi perde l’1%, l’indice Dax di Francoforte segue a ruota con un -0.96% e Madrid è in calo dello 0,72%.

In avvio di giornata nuova fiammata dello spread fra Btp e bund a 10 anni che ha sfiorato i 170 punti base per poi attestarsi intorno ai 164 punti alle ore 9,50, comunque in rialzo rispetto alla chiusura di ieri a 159 punti. Il rendimento del decennale italiano sale ancora passando dal 2,39% di ieri al 2,42%. L’andamento dello spread fra btp e bund è sostanzialmente in linea con il differenziale di rendimento fra bonos spagnoli e bund tedeschi Lo spread bonos-bund è a 160 punti base dai 158 di ieri in chiusura, con un rendimento per i decennali spagnoli al 2,35%.

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