Condividi

BORSE CHIUSURA 3 MARZO: le colombe fanno volare i listini, Milano la migliore con Amplifon e Inwit

Il buon andamento dell’economia in Cina e Usa e, soprattutto, le dichiarazioni dei banchieri centrali favorevoli ad aumenti dei tassi graduali, spingo i listini. Giù i rendimenti bond e giù lo spread

BORSE CHIUSURA 3 MARZO: le colombe fanno volare i listini, Milano la migliore con Amplifon e Inwit

Lo stato di salute delle grandi economie, dalla Cina agli Stati Uniti, passando per l’Europa e l’auspicata “cautela” della banche centrali, consentono ai listini europei di chiudere oggi una seduta scoppiettante, mentre dall’altra parte dell’Atlantico Wall Street si muove in progresso a metà giornata. Apple guida il DJ con un rialzo del 2,5%.

Piazza Affari guadagna l’1,56% e aggancia quota 27.825 punti base (sigillando una settimana felice) giocandosi fino all’ultimo il ruolo di prima della classe con Francoforte +1,65%. I progressi sono significativi anche a Madrid +1,48%, Parigi +0,88% e Amsterdam +0,72%, mentre resta al palo Londra (+0,01%).

Contribuisce al rally odierno il calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro Usa, che vedono prezzi in rialzo. Il decennale è poco sotto il 4%, mentre si allentano le tensioni anche sui bond della zona euro.

La propensione al rischio favorisce la carta italiana e lo spread tra Btp 10 anni e Bund di uguale durata scende a 174 punti base, con tassi rispettivamente al 4,44% e al 2,7%.

In Europa si guarda inoltre all’ulteriore discesa del prezzo del gas ai minimi da un anno a 45,2 euro al Mwh.

Sempre in tema di energia il petrolio argina le vendite scatenate da indiscrezioni del Wsj, in base alle quali gli Emirati Arabi Uniti potrebbero lasciare l’Opec, per divergenze con l’Arabia Saudita. L’ipotesi è stata smentita da Bloomberg, citando fonti vicine al dossier. In questo tira e molla al momento i future di Brent e Wti si apprezzano dello 0,5% circa. 

L’euro-dollaro è in equilibrio intorno a 1,06.

Servizi ancora in espansione negli Usa

L’attività economica non manifatturiera è rimasta in espansione negli Usa a febbraio: l’Ism servizi, l’indice – redatto dall’Institute for Supply Management – che misura la performance del terziario, è sceso a 55,1 punti dai 55,2 di gennaio, ma contro attese di un ribasso maggiore a 54,3. Bene anche il Pmi servizi di febbraio, che torna in espansione, oltre quota 50. Sono dati che, letti con gli occhi della banca centrale americana, possono anche creare qualche preoccupazione sul fronte inflazione, ma queste vengono tenute a bada da quanto detto ieri dal presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic,  favorevole a un rialzo dei tassi “lento e costante” e a una pausa entro la metà o la fine dell’estate. Oggi Bostic dovrebbe parlare di nuovo e si dovrebbe pronunciare inoltre Lorie Logan, della Fed di Dallas.

In mattinata anche l’attività delle imprese della zona euro aveva dato buona prova di sé e allontanato i timori di recessione, con i Pmi di febbraio, grazie all’accelerazione della crescita del settore dei servizi, dominante nel blocco. Ancora prima lo stesso indice si mostrava effervescente in Cina.

Chiusura Borsa di Milano: in Piazza Affari svetta Inwit

La blue chip milanese migliore del giorno è Inwit, +8,17%, premiata dagli acquisti dopo i conti 2022 e i target superiori alle previsioni presentati ieri sera, oltre al nuovo piano industriale 2023-2026.

Si conferma in denaro Amplifon +6,73%, dopo i risultati e le indicazioni fornite.

Prende posto sul podio Prysmian, +4,29%, che ha annunciato progetti per 1,8 miliardi per la connessione di parchi eolici in Olanda.

Brillano le quattro ruote con Ferrari +3,18% e Stellantis +2,89%, quest’ultima promossa dagli analisti della Royal bank of Canada. I motori rombano anche per il rinvio del voto sullo stop ai veicoli inquinanti dal 2035.

Rimbalza Stm, +2,49%, dopo le perdite della vigilia.

Il Ftse Mib è quasi tutto in verde, con l’eccezione di Saipem -2,15% e Campari -0,46%.

Fuori dal paniere principale è sobria Fincantieri, +0,58%, che ha ottenuto un contratto da 250 milioni di euro con la norvegese Edda Wind per la costruzione di quattro Commissioning Service Operation Vessels.

Limita i danni Ferragamo, -0,22%, dopo i risultati 2022 e l’utile sceso del 19,5% a 65 milioni di euro.

Commenta