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BORSE CHIUSURA 20 FEBBRAIO – Listini europei sotto la parità in assenza di Wall Street: boom Mps e brilla Saipem

A Piazza Affari, che chiude in ribasso, spiccano Mps (+8%) e Saipem (+3%) e calano i rendimenti dei Btp – Stabile l’euro, in progresso il petrolio

BORSE CHIUSURA 20 FEBBRAIO – Listini europei sotto la parità in assenza di Wall Street: boom Mps e brilla Saipem

Bene l’automotive e i titoli energetici, male Telecom (-2,71%) e le banche, anche se Mps resta sugli scudi (+7,98%): si chiude in calo frazionale dello 0,55% a 27.597 punti base, la prima seduta della settimana di Piazza Affari, una giornata dal retrogusto interlocutorio in tutta Europa a causa della vacanza di Wall Street.

Il clima è simile a quello milanese a Madrid -0,56%, Amsterdam, -0,32%, Parigi -0,16%. Francoforte è piatta, mentre Londra si apprezza dello 0,12%. 

Le tensioni geopolitiche frenano il Toro

Il Toro prende fiato oggi, cercando anche di capire l’evolversi del quadro geopolitico, dopo le tensioni Usa-Cina rinfocolate dalla guerra in Ucraina e la visita a sorpresa del presidente Joe Biden a Kiev alla vigilia dell’anniversario dell’invasione russa.

Sul versante valutario l’euro-dollaro è stabile attorno a 1,065, mentre i mercati, secondo Reuters, stanno scommettendo su un picco del tasso della Banca centrale europea intorno al 3,75% entro la fine dell’estate, in aumento rispetto alle stime intorno al 3,4% di inizio mese.

Nell’intervista a un giornale tedesco il governatore della banca centrale finlandese Olli Rehn ha detto che Francoforte dovrebbe continuare ad aumentare i tassi di interesse oltre marzo e il picco dei tassi dovrebbe essere raggiunto durante l’estate.

Il petrolio si muove in progresso, puntando su una ripresa dell’economia cinese, sui tagli e sui piani russi di ridurre l’offerta. L’Opec+ ha concordato a ottobre un taglio dei target di produzione di greggio di due milioni di barili al giorno fino a fine 2023, mentre Mosca ridurrà la sua produzione del 5%, nella misura di 500mila barili al giorno, in risposta al tetto ai prezzi dei suoi prodotti deciso dai paesi occidentali.

Il future Brent, con scadenza aprile 2023 sale dello 0,67% a 83,61 dollari al barile, mentre il Wti stessa scadenza sale dello 0,73% a 77,11 dollari al barile.

In Piazza Affari svettano Saipem e Stellantis

Il principale listino di Piazza Affari si difende oggi con gli acquisti sui titoli energetici come Saipem +3,23%, Italgas +0,83%, Eni +0,35%.

Nella top ten del giorno svetta anche Stellantis, +1,18% (16,138 euro per azione), che secondo alcuni osservatori beneficia dell’outlook positivo del gruppo di componentistica Forvia (Faurecia), in attesa, tra due giorni, della presentazione della trimestrale e delle previsioni 2023. In un report odierno, che guarda all’uscita dei nuovi modelli dei principali costruttori, gli analisti di Bank of America confermano la raccomandazione “neutral” sul titolo con target a 16 euro

Nel settore automotive milanese è in rialzo anche Pirelli, +0,74%, mentre le prese di profitto mandano, per un giorno, Iveco ko (-2,52%).

La seduta è negativa per i titoli finanziari, reduci da un’ottava ben intonata. Sono in rosso Unicredit -2,85%, Banco Bpm -2,47%, Banca Generali -2,47%, Banca Mediolanum -2,18%. Tra le mid cap però brilla Mps, con il mercato che scommette su un rilancio della banca più antica d’Italia e su un buon matrimonio.

Arretra Telecom, su cui ci sono molte aspettative di battaglie, ma al momento è senza novità.

Fuori dal paniere principale ha fatto fuochi d’artificio Bioera, che chiude con un rialzo teorico del 46,83%, nel giorno d’avvio dell’aumento di capitale da quasi 10 milioni di euro. Le nuove azioni sono offerte nel rapporto di 15 ogni azione Bioera posseduta ad un prezzo di 0,20 euro.

Spread stabile

La seduta chiude poco mossa anche per i titoli di Stato: lo spread tra Btp decennale e Bund di pari serata chiude a 178 punti base, con tassi in lieve flessione rispettivamente a +4,2% e +2,42%.

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