La seduta a Tokyo è stata molto attiva con 3 miliardi di titoli scambiati sul mercato primario. La maggior parte delle azioni che avevano perso terreno nelle due sedute precedenti hanno invertito la rotta, soprattutto quelle delle aziende che beneficiano dello yen più debole e delle buone prospettive economiche negli Stati Uniti. Sotto i riflettori il colosso giapponese di videogiochi Nintendo che è balzato del 10,76% sulle attese di crescita dei ricavi e dei profitti fuori dal Giappone.
Gli investitori hanno speculato sulla possibilità per Nintendo di guadagnare di più non solo per l’aumento del cambio e della ripresa economica internazionale, ma anche grazie a un allentamento delle normative in Cina, che ora autorizza la vendita di console per videogiochi prodotte nella zona franca di Shanghai. Molto più contenuta la performance di Sony (+1,38%).
Sempre nel settore dell’elettronica, le azioni di Canon sono salite dell’1,68% dopo che in un’intervista al quotidiano Nikkei, il presidente ha detto che il gruppo giapponese aumenterà al 50% nel 2015 contro il 42% nel 2013 la sua produzione in Giappone, approfittando di uno yen più debole. Tra i titoli si è distinto con un progresso del 6,04% il gruppo di distribuzione Seven&I che annunciato risultati record per i primi 9 mesi dell’anno fiscale 2013-2014.