Mps non riesce a fare prezzo. Nella giornata d’inizio del maxi-aumento di capitale da cinque miliardi di euro – il più ampio per una società italiana nel 2014 – il titolo dell’istituto senese fatica ad essere ammesso agli scambi, facendo segnare in avvio di seduta un rialzo teorico di oltre 20 punti percentuali.
Intanto è arrivato anche il via libera del ministero dell’economia al rinvio al primo agosto 2014 per il pagamento degli interessi sui Monti-bond. Il Tesoro, comunica la Banca senese, dopo la richiesta del Montepaschi e “tenuto conto della tempistica dell’operazione di aumento di capitale, ha formalmente acconsentito allo spostamento, dal primo luglio al primo agosto, della data di pagamento degli interessi maturati per l’esercizio 2013 sui nuovi strumenti finanziari, che è previsto siano corrisposti attraverso l’emissione di Nuovi strumenti finanziari da rimborsarsi contestualmente”.
Questi ultimi strumenti, sottolinea Mps, “matureranno comunque interessi dal primo luglio 2014 alla data di riscatto, per un costo addizionale massimo stimato (sulla base del rimborso al primo agosto 2014) in circa 3 milioni e saranno corrisposti il primo luglio 2015 “. Il ministero ha anche confermato alla banca “la non applicabilità all’aumento di capitale in corso dei criteri di aggiustamento del numero di azioni sottostanti” i Monti-bond.
