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Borsa, Milano recupera e aspetta la Fed

Giornata cauta in attesa delle minute della Banca centrale Usa: Piazza Affari chiude poco mossa (+0,25%) – Crollo di Mps in vista del cda di domani sull’aumento di capitale – Male anche Azimut – Bene Telecom che apre a collaborazioni con Enel sulla fibra – Preoccupa la Grecia ma il Qe sostiene i mercati.

Borsa, Milano recupera e aspetta la Fed

La possibilità di un default della Grecia non può essere esclusa. La gelata per Atene arriva dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che in un’intervista al Wsj e a Les Echos, non ha escluso la possibilità di un default della Grecia. La trattativa per lo sblocco dell’ultima tranche di finanziamenti è in una fase di stallo e senza l’accordo con i creditori, ha fatto sapere il governo greco, il 5 giugno non sarà possibile rimborsare il debito con l’Fmi. A metà giornata, tuttavia, fonti Ue hanno indicato che “le cose si stanno muovendo” nel negoziato precisando che la delegazione greca ha messo sul tavolo delle proposte che la Commissione giudica “molto concrete” che riguardano la semplificazione dell’Iva (per aumentare le entrate), le pensioni e anche il mercato del lavoro.

L’euro arretra sul dollaro e cede lo 0,65% a 1,1078. Meno male che c’è la Bce di Mario Draghi. I listini azionari infatti limitano il nervosismo e chiudono nel complesso in territorio positivo ancora sulla spinta dell’intervento di Benoit Coeuré, il membro della Bce responsabile delle market operations, il quale ha reso noto che Francoforte intende aumentare gli acquisti sui mercati tra maggio e giugno per ovviare al calo di liquidità. E’ la riposta alla crisi delle obbligazioni che si attendevano i mercati. Piazza Affari sale dello 0,25%, Londra dello 0,17%, Parigi dello 0,31%. Più incerta Francoforte che scivola dello 0,04%. Lo spread Btp-Bund è a 121 punti base, secondo i dati Bloomberg, con il rendimento del decennale italiano all’1,81% e di quello tedesco allo 0,6%. Il bonus decennale rende l’1,75%.

Debole Wall Street dopo il record messo a segno ieri con il Dow Jones che oggi cede lo 0,08%, il Nasdaq lo 0,07% e l’S&P500 lo 0,14%. I mercati guardano ai verbali della Fed che verranno diffusi questa sera, alle ore 20 italiane, e alle indicazioni sulla tempistica del rialzo dei tassi di interesse. Sul fronte dei dati macroeconomici, le richieste di mutui Usa sono calate nell’ultima settimana dell’1,5% a quota 406,5 punti. Il petrolio Wti sale dell’1,57% a 58,9 dollari.

Intanto le autorità statunitensi hanno comminato ad alcune delle maggiori banche a livello globale (tra cui JP Morgan, Citigroup, Barclays e Royal Bank of Scotland) multe per un totale di 5,7 miliardi di dollari: si è trattato di un patteggiamento visto che quattro di questi istituti hanno deciso di risolvere la causa riconoscendo di essere colpevoli di fronte alle accuse di manipolazione dei tassi di cambio sul forex.

Il settore bancario in Italia è invece stato oggi oggetto delle attenzioni dell’agenzia di rating Fitch che ha tagliato il rating di quattro banche italiane, sulla scia della revisione del supporto sovrano a livello globale: Monte dei Paschi a B- da BBB, di Banco Popolare a BB da BBB, di Bper a BB da BB+ e di Carige a B da BB. In Borsa perde terreno Mps, peggior titolo del Ftse Mib -6,52%, colpita dal downgrade di Fitch ein attesa dell’aumento di capitale. In positivo le altre principali banche, con l’eccezione di Banca Carige che cede il 3,17%.

Il ministro Padoan ha confermato oggi che una bad bank è allo studio ma solo per le banche solventi: ”Confermo che tra le possibili iniziative c’è anche la formazione di un veicolo per l’acquisto delle sofferenze”, con “un sistema volontario, solo per banche solventi, per facilitare la formazione di un mercato delle sofferenze”. Tra i peggiori titoli del Ftse Mib, Azimut -5,01%, Autogrill -2,25%, Snam -1,61% e Unipolsai -1,2%.

Tra i migliori titoli del Ftse Mib, Stm +2,12%, Exor +2,01%, Enel +1,43%, Tod’s +1,26% che beneficia del giudizio positivo degli analisti, Fca +11,21%. Telecom Italia +0,89% nel giorno dell’assemblea, nel corso della quale l’ad Marco Patuano ha difeso la scelta di non distribuire il dividendo. Telecom Italia infatti ha ritenuto opportuno non distribuire una cedola nell’esercizio 2014 in modo da mantenere un elevato livello di liquidità che ha attirato giudizi più elevati da parte delle agenzie di rating. “Non abbiamo pagato le nostre stock options con la liquidità dell’azienda”, ha dichiarato Patuano, ribattendo a un azionista che ha puntato l’indice sulla decisione di non pagare il dividendo, nonostante l’elevata liquidità del gruppo.

Mediaset +0,56% nonostante il caos sui diritti tv. Ieri l’Antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti della stessa Mediaset, di Sky Italia, Infront Italy e della Lega nazionale professionisti di Serie A sull’assegnazione dei diritti televisivi per il campionato di calcio nel triennio 2015-2018, con l’obiettivo di verificare se siano intervenuti accordi spartitori fra Sky e Mediaset. Infine, Bio Due è oggi sbarcata sull’AIM con un balzo del 35,77%.

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