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Borsa, Mediaset corre dopo i conti: utile sopra i livelli pre-Covid

Nei nove mesi l’utile netto balza a quota 273,8 milioni – Rialzo a doppia cifra anche per i ricavi, mentre la raccolta pubblicitaria sale del 21,5% e supera i livelli del 2019 – Rcs torna in utile, in forte rialzo l’ebitda

Borsa, Mediaset corre dopo i conti: utile sopra i livelli pre-Covid

Mediaset e Rcs in grande spolvero a Piazza Affari dopo la pubblicazione dei conti dei 9 mesi.

I NOVE MESI DI MEDIASET

I risultati al 30 settembre si chiudono per Mediaset con un balzo dell’utile che supera i livelli pre-Covid e ricavi in netto rialzo. A un’ora dall’avvio delle contrattazioni, le azioni salgono del 6,78% a quota 2,646 euro, toccando i massimi da inizio settembre.

Da gennaio al 30 settembre 2021 il gruppo di Cologno Monzese ha realizzato un utile netto pari a 273,8 milioni di euro, un risultato che si confronta con i 10,5 milioni del 2020. Al netto della cessione di Towertel e della chiusura del contenzioso con Dialymotion l’utile è comunque superiore ai 92,1 milioni del 2019. Nel solo terzo trimestre l’utile netto sale a quota 47,1 milioni di euro.

In forte rialzo anche i ricavi del gruppo, che crescono dell’11,6% a quota 1,99 miliardi (+8,8% ricavi a 605,4 milioni nel trimestre). Prendendo in considerazione solo l’Italia, il rialzo è del 18% a 1,388 miliardi. Boom della raccolta pubblicitaria, che nei primi nove mesi del 2021 è salita del 21,5% a 1,346 miliardi facendo meglio dello stesso periodo 2019 (1,33 miliardi). “Nel mese di ottobre, la raccolta pubblicitaria in Italia ha registrato un andamento ancora positivo”, sottolinea la società, e anche negli ultimi mesi dell’anno “dovrebbe continuare a riflettere un andamento del mercato che in presenza della ripresa economica in atto, per la maggior parte dei settori, dovrebbe essere caratterizzato dalla tipica alta stagionalità della domanda”.

Bene anche il risultato operativo, salito dagli 87,6 milioni del 2020 ai 275 milioni del 30 settembre. Nello stesso periodo del 2019, il dato era a 188,6 milioni. L’ebit delle attività italiane è di 135 milioni di euro.

Andando avanti coi risultati, i costi operativi del gruppo ammontano a 1,717 miliardi (da 1,635 miliardi del 2020), mentre in Italia sono in lieve rialzo a 1,253 miliardi (da 1,222 miliardi dello scorso anno).

Al 30 settembre l’indebitamento finanziario netto consolidato è pari a 919,5 milioni di euro, in ribasso rispetto al dato di inizio anno (1,06 miliardi), mentre l’indebitamento finanziario netto rettificato è pari a 640,4 milioni di euro. Il free cash flow si attesta a 423,6 milioni di euro, in netta crescita rispetto ai 236,0 milioni dei primi nove mesi 2020.

Mediaset “conferma per l’esercizio in corso la previsione di un deciso rafforzamento dei risultati economici (ebit e risultato netto) e della generazione di cassa caratteristici di gruppo rispetto a quelli degli ultimi due esercizi”.

Mediaset “conferma per l’esercizio in corso la previsione di un deciso rafforzamento dei risultati economici (ebit e risultato netto) e della generazione di cassa caratteristici di gruppo rispetto a quelli degli ultimi due esercizi”. Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria, Matteo Cardani, general manager marketing di Publitalia ha detto che il gruppo si aspetta che “sull’intero anno 2021 sia almeno superiore a +1,2% rispetto al 2019”.

RCS IN UTILE

Torna in utile Rcs, che archivia i primi nove mesi del 2021 con un utile netto pari a 46,6 milioni che si confronta con una perdita di 7,6 milioni registrata nello stesso periodo del 2020. I ricavi consolidati salgono da 493,7 a a 610 milioni, mentre l’ebitda balza a 92,1 milioni (da 27,7 milioni). Al miglioramento dei ricavi, si legge, ha contribuito la crescita dei ricavi pubblicitari e la realizzazione nei primi nove mesi del 2021 degli eventi sportivi che nel 2020 erano stati posticipati al quarto trimestre dell’anno (o non si erano potuti disputare). La variazione dei ricavi include inoltre l’effetto positivo del consolidamento integrale del gruppo m-dis nei primi nove mesi del 2021 (valutato a patrimonio netto nel pari periodo 2020), pari a 33,2 milioni.

I ricavi digitali ammontano a circa 139,9 milioni e rappresentano circa il 23% dei ricavi complessivi, quelli pubblicitari salgono a 232,8 milioni (+47,9 milioni). La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi online si attesta a 103,1 milioni, con i ricavi editoriali e diffusionali pari a 280,3 milioni (contro 256,3 milioni), che accolgono per 21,7 milioni i ricavi riferiti alla distribuzione di prodotti di editori terzi (a seguito del consolidamento di m-dis).

L‘indebitamento finanziario netto si attesta al 30 settembre 2021 a 14,8 milioni, in miglioramento di 44,8 milioni rispetto a fine 2020. Quanto al futuro, nei primi nove mesi del 2021, sottolinea l’azienda editoriale, l’ebitda del gruppo ha già superato i valori dell’intero anno 2020. In considerazione di tali risultati, il gruppo ritiene “che sia possibile migliorare ulteriormente i margini dell’anno 2021 rispetto a quelli realizzati nell’anno 2020 ed una conseguente ulteriore riduzione dell’indebitamento finanziario netto”.

A Piazza Affari il titolo viaggia in rialzo del 7,5% a 0,8 euro per azione.

(Ultimo aggiornamento: ore 16.30 del 10 novembre).

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