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Borsa in frenata tra petrolio e Fed

A Piazza Affari il FtseMib chiude a -1,15% mentre si apre la riunione del comitato Fed sui tassi. Prese di beneficio anche in Europa – Giornata incolore per Poste che si ferma a 6,7 euro – Petrolio ancora in calo condiziona Eni e Saipem in attesa di conti e piano industriale – Male Luxottica, forte balzo di Enel GP – Tamburi in Ferrari

Borsa in frenata tra petrolio e Fed

Le Borse europee sono tutte negative dopo il dato deludente sulla fiducia dei consumatori americani.

A Milano l’indice FtseMib scende dell’1,15%, la Borsa di Parigi perde lo 0,8%, Francoforte -0,7%, Madrid -1,3%. Pesa, in attesa dell’esito della riunione della Fed, la nuove pesante discesa del petrolio, che trascina con sé i titoli del settore.

Delude a Milano l’esordio di Poste Italiane che ha chiuso in calo dello 0,7% rispetto al prezzo di collocamento di 6,75 euro.

Male anche i petroliferi europei. Eni scende del 2,7%. Il Kazakhstan potrebbe imporre una multa fino a 2 miliardi di dollari nei confronti della joint venture che gestisce il progetto del gasdotto Karachaganak partecipata dal cane a sei zampe (29,25%) per inadempimenti contrattuali. L’obiettivo potrebbe essere aumentare la quota dello Stato nel progetto. Giovedì Eni pubblicherà i conti del terzo trimestre: il consenso vede ricavi, ebitda e utile operativo in netto calo e debito in aumento.

Arretrano anche Tenaris -1,5% e Saipem -2,5% in attesa di notizie sul piano industriale.

In ribasso anche Total -2,9% e RoyalDutchShell -2,2%. 

Salgono le quotazioni dei Btp con il rendimento del decennale che scende all’1,43% (da 1,49% di ieri), nuovo minimo dallo scorso mese di aprile. Stamane il Ctz è sceso per la prima volta ad un rendimento negativo.

La Borsa americana è in lieve calo alla vigilia dell’annuncio della Federal Reserve. Il Dow Jones, il Nasdaq e l’S&P500 scendono dello 0,2%. L’indice del Conference Board è sceso a sorpresa a quota 97,6, da 103 del mese precedente, finendo nettamente sotto le previsioni degli economisti che in media indicavano 102,9.

Scende Ford Motor -4,5%. Il gruppo automotive ha chiuso il trimestre con un utile netto cresciuto a 1,90 miliardi di dollari, da 1,10 miliardi di un anno prima. Il dato non è positivo perché le attese degli analisti erano più alte. General Motors perde l’1%.

Alibaba sale del 6,5%. Apple+0,5% in attesa dei risultati che saranno diffusi questa sera.

Il dollaro è poco mosso rispetto all’euro a 1,104, da 1,105 di ieri sera.

Tornando a Piazza Affari Enel Green Power corre in rialzo del 3,4% dopo che la controllante Enel -1,8% ha confermato di avere allo studio l’integrazione con la società delle energie rinnovabili, anche se l’ipotesi considerata non prevede un’Opa né uno scambio azionario. Fra le utility, A2A guadagna il 2,2%. 

In forte calo Luxottica -4,2% dopo i conti del trimestre.

Contrastati i titoli industriali: Finmeccanica sale dell’1,3%, scende StM 0,6%, come 
Cnh Industrial -1,3%. Cade Buzzi -2,1%. 

In crescita Fiat Chrysler +0,9% alla vigilia del cda sui conti. L’azione Ferrari è scesa per la prima volta sotto il prezzo dell’Ipo a 52 dollari. Ne approfitta Tip: “Ci siamo inseriti nel collocamento diretto su Ferrari – annuncia Gianni Tamburi – e abbiamo avuto una discreta collocazione sulla società per cui abbiamo una quota diretta della mitica Rossa. Abbiamo comprato sia in fase di Ipo, sia subito dopo”.

In calo Telecom Italia -1% e Mediaset -0,9%.

Tra le banche sale Intesa +1,3%. La banca si prepara a battere l’obiettivo di 37 miliardi di euro di nuove erogazioni a fine anno, come ha anticipato l’ad Carlo Messina.

Unicredit -0,2%, MontePaschi -0,2%, Mediobanca +1,2%.
Da segnalare il balzo in avanti di Fiera Milano +4,8. Nuovo scossone per Astaldi -6,5%. 

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