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Borsa, il rinvio cedole pesa sulle banche. Btp sotto tiro

Il petrolio scende a quotazioni mai viste – Pioggia di vendite sulle banche – Continua l’avanzata di Diasorin – Apprezzata la Juve che riduce gli stipendi – Bene Cnh

Borsa, il rinvio cedole pesa sulle banche. Btp sotto tiro

Parte male la settimana finanziaria sulle piazze europee: il rinvio dei dividendi bancari, il calo dei petroliferi e l’aumento della pressione sullo spread, nonostante gli acquisti massicci della Bce sui titoli del debito, contribuiscono ad una seduta in rosso, in linea con le Borse asiatiche. Milano lascia sul terreno l’1,4% attorno a 16.500 punti, peggio di Parigi e Madrid, che cedono rispettivamente lo 0,86% e l’1,27%, intorno alla parità Francoforte. Londra -0,7%. I future di Wall Street fluttuano intorno alla parità.

La fiducia nella zona euro ha registrato a marzo il peggior calo mensile di sempre, scendendo a 94,5 punti (da 103,4).

Il petrolio brent è scivolato a 23,5 dollari (-5%) il livello più basso dal 2002. Goldman Sachs prevede per questa settimana una contrazione della domanda mai vista nella storia, un calo di 26 milioni di barili al giorno, pari a circa un quarto del totale dei consumi giornalieri, arrivati a superare i 100 milioni di barili prima dello scoppio della pandemia. Tengono le quotazioni dei petroliferi: Eni +1,1%, Saipem +0,1%.  

In forte sofferenza i Btp zavorrati dall’esito negativo dell’Eurogruppo. Lo spread Italia-Germania sale ad un soffio dai 200 punti, il tasso del decennale italiano tocca l’1,44% (da 1,33%di venerdì). Scende invece il rendimento del Bund, al centro delle richieste come bene-rifugio. 

Infuria il dibattito sulle risorse da stanziare per far fronte ai danni della pandemia. Il commissario Ue Paolo Gentiloni, dopo aver ammesso che “l’emissione di bond genericamente definiti per mutualizzare il debito non verrà mai accettata” suggerisce di creare “un nuovo strumento di garanzia per la disoccupazione e un piano per il sostegno alle imprese”. Ma lo spazio per un’intesa che vada al di là di quanto già disposto dalla Bce sembra esiguo. 

I coronabond non sono l’unico strumento nella lotta al coronavirus e nemmeno il più efficace, secondo quanto dichiarato oggi dal vicepresidente della Banca centrale europea, Luis de Guindos.

Il Governo ha annunciato un piano straordinario a favore delle famiglie più colpite dalla crisi che potrebbe raggiungere 10 miliardi di euro attraverso stanziamenti a disposizione dei sindaci e da distribuire ai cittadini bisognosi per buoni spesa (400 milioni) ed un reddito di emergenza da 800 euro al mese per due mesi per coloro che non hanno potuto lavorare.

Pesa sulle banche la raccomandazione della Bce di sospendere il pagamento dei dividendi per gli esercizi 2019/2020 e di non compiere buyback fino almeno al primo ottobre 2020, in quanto ritiene cruciale che le istituzioni finanziarie conservino il capitale per preservare la loro capacità di supportare l’economia reale in questo delicato momento.
La Banca d’Italia ha esteso anche alle banche meno significative sottoposte alla sua supervisione tale raccomandazione.

Arretrano tutti gli istituti a partire dai Big: Unicredit perde il 7,12%, Intesa, che domani terrà il cda, il 5%. Giù anche Banco Bpm e Bper con ribassi superiori al 4%. Soffrono per lo stesso motivo anche i titoli del risparmio gestito: Banca Mediolanum -5,7% , Fineco -4,1%, Azimut -2,4%.

In forte ribasso anche Atlantia -5,5%

Non mancano le note positive, a partire dall’avanzata di Diasorin +5,5%, trascinato dal coinvolgimento nella ricerca dei test sul coronavirus. Brilla Recordati +3,4%. Salgono anche Stm +2,8% e le utilities: Italgas + 3%. Enel 0,4+%. Terna +0,2%,  ha fatto sapere che la rete di dispacciamento dell’elettricità tiene bene e non c’è alcun timore di blackout.

Il mercato ha apprezzato l’autoriduzione degli stipendi (per 90 milioni) della rosa dei giocatori della Juventus + 4,8% alle 13.20. Nella scuderia Agnelli recupera posizioni Cnh +2,12%, duramente punito dopo le dimissioni del ceo. 

Exor -1,7%. Covéa ha confermato l’interesse per concludere l’acquisizione di Partner RE. In base al protocollo d’intesa firmato a febbraio, l’acquisizione si dovrebbe chiudere entro l’anno e prevede una cessione contanti pari a 9 miliardi di dollari. Fca -2,4%. Attorno alla parità Ferrari.

Campari -2,7%. L’assemblea ha approvato il trasferimento della sede in Olanda ed è stata confermata la distribuzione del dividendo pari a 0,055 euro per azione. La società ha inoltre dichiarato che, alla luce dell’emergenza sanitaria in corso dovuta al virus COVID-19, l’outlook 2020 fornito in precedenza (18 febbraio) non può essere confermato. 

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