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Borsa, Finmeccanica e Ansaldo Sts crollano dopo l’arresto di Orsi

Il titolo di Ansaldo Sts viaggia nettamente in coda al Ftse Mib, mentre quello di Finmeccanica non riesce a fare prezzo – L’ondata di vendite è stata innescata dall’arresto dell’amministratore delegato Giuseppe Orsi, accusato di corruzione internazionale per presunte tangenti legate a una commessa in India.

Borsa, Finmeccanica e Ansaldo Sts crollano dopo l’arresto di Orsi

Giornata da incubo oggi a Piazza Affari per la galassia Finmeccanica. Il titolo del gigante della difesa non riesce a fare prezzo in apertura, segnando un calo teorico di circa 14 punti. Il crollo è legato alla notizia dell’arresto del presidente e amministratore delegato del gruppo Giuseppe Orsi.

Profondo rosso anche per le azioni di Ansaldo Sts (controllata di Finmeccanica), che invece sono state ammesse alle contrattazioni e poco dopo l’avvio degli scambi lasciano sul campo quasi sette punti e mezzo (a 6,965 euro), nettamente in coda al Ftse Mib. 

Ieri il cda di Ansaldo ha annunciato i numeri dell’esercizio 2012: ricavi in lieve crescita a 1,248 miliardi (da 1,212 del 2011), Ebit a 117 milioni (da 116 milioni) e risultato netto consolidato a 76 milioni (dai 73 milioni del 2011). Gli ordini acquisiti sono scesi a 1,492 miliardi dai 2,164 miliardi dell’anno precedente, che beneficiavano di un megacontratto da Honolulu. Il portafoglio ordini ammonta a 5,683 miliardi dai 5,453 del 2011. 

La vicenda che più incide sull’andamento dei titoli in Borsa è però naturalmente l’arresto di Orsi, accusato di corruzione internazionale. La vicenda riguarda l’appalto del 2010 per la fornitura di dodici elicotteri al governo indiano da parte di Agusta Westland, controllata da Finmeccanica, società di cui all’epoca era amministratore delegato proprio Orsi.

Dei 556 milioni di euro per l’affare indiano, 51 sarebbero serviti a pagare tangenti. Secondo l’ex responsabile delle relazioni esterne di Finmeccanica, Lorenzo Borgogni, parte di questo denaro sarebbe stato destinato alla Lega Nord.

Oggi la Procura di Busto Arsizio ha disposto anche gli arresti domiciliari per l’attuale amministratore delegato di Agusta Westland, Bruno Spagnolini.  

Intanto, Finmeccanica fa sapere che “conferma l’ordinata prosecuzione dell’attività gestionale e il proseguimento delle iniziative in corso”. La società, inoltre, “esprime solidarietà al proprio presidente e amministratore delegato, con l’auspicio che venga fatta chiarezza in tempi brevi, ribadendo fiducia nell’operato della magistratura”. 

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