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Borsa e Mts: il Governo attiva lo scudo del golden power

Dopo il blitz di Hong Kong su Londra (respinto, ma solo per ora), il Governo corre ai ripari per tutelare le piazze finanziarie italiane, controllate proprio dal Lse

Borsa e Mts: il Governo attiva lo scudo del golden power

Dopo l’assalto di Hong Kong alla Borsa di Londra (respinto, ma solo per adesso), il governo imbraccio scudo per proteggere Mts e Borsa Italiana, controllate proprio dal London Stock Exchange. Il prossimo Consiglio dei ministri varerà un decreto per modificare e rendere immediatamente attivabile il golden power, il potere speciale che lo Stato può esercitare sulle società attive in settori strategici.

Le infrastrutture finanziarie rientrano già fra quelle considerate strategiche, ma la normativa del 2017 prevedeva la creazione di una lista dei singoli asset da tutelare che non è mai stata stilata. Il blitz asiatico su Lse ha quindi dimostrato che al momento l’Italia non sarebbe in grado di proteggere i propri mercati principali, per cui il Governo ha deciso di correre ai ripari inserendo una norma ad hoc nel primo decreto disponibile, quello sulla cybersicurezza.

La nuova norma – secondo la bozza anticipata da MF – prevede che, finché i nuovi regolamenti per individuare gli asset coperti dal golden power non saranno entrati in vigore, sia soggetto a notifica preventiva “l’acquisto a qualsiasi titolo, da parte di soggetti esterni all’Ue, di partecipazioni in società che detengano attività rilevanti”.

Sarà anche allargato il raggio d’azione del golden power, che arriverà a comprendere nuovi settori come l’acqua, la salute, i media, le infrastrutture aerospaziali e quelle elettorali, la robotica, l’intelligenza artificiale, le tecnologie di stoccaggio dell’energia, i semiconduttori, le biotecnologie, le nanotecnologie, la sicurezza alimentare e altri ancora.

L’attacco di Hong Kong a Londra ha portato anche a rispolverare un’idea lasciata nel cassetto ai tempi di un governo Gentiloni. Quella di un decreto per “rendere la città di Milano la piazza finanziaria dell’Eurozona” nell’ambito di un distretto d’affari con fiscalità di vantaggio (approvata dall’Ue) e un contesto imprenditoriale attivo. Il tutto sotto la supervisione di un commissario governativo.

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