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Borsa di Milano a lieto fine, malgrado l’asta Btp

di Ugo Bertone – Piazza Affari in rialzo dello 0,82%, dopo una mattinata ad alta tensione, dovuta al rendimento record dall’ottobre 2008 per i bond italiani a dieci anni – In seguito la situazione si è calmata e lo spread fra i titoli di Stato e i bund tedeschi, balzato a 215 punti, è ritornato a 205 – Banche italiane promosse allo stress test

Borsa di Milano a lieto fine, malgrado l’asta Btp

GIORNATA THRILLER, LIETO FINE A MILANO

LA BORSA SALE (+0,82%) NONOSTANTE L’ASTA BTP

Seduta thriller con finale lieto in Piazza Affari. Dopo una mattinata ad alta tensione, dominata da notizie e sensazioni “nere” sulle banche italiane, la Borsa milanese ha via via invertito la direzione di marcia per poi allungare il passo e portarsi sui massimi dall’avvio della seduta: l’indice Ftse Mib sale dell’o 0,82% a 19.454 punti. In ripresa anche le altre Borse europee: Parigi +1,44% e Francoforte +0,87%.

Anche l’euro, dopo una mattinata di movimenti modesti, si è messo in moto apprezzandosi a 1,433 nei confronti del dollaro. Merito anche delle parole del governatore della Bce, Jean Claude Trichet, che ha ribadito la volontà di mantenere un atteggiamento di “forte vigilanza” nei confronti dell’inflazione, ovvero il segnale utilizzato da Trichet per avvertire il mercato dell’arrivo di un rialzo del costo del denaro.

Rientra, seppur solo in parte, l’emergenza dello spread tra il Btp italiano a 10 anni ed il bund si è ristretto a 205 punti base da 215 punti base, un livello raggiunto subito dopo le comunicazioni dell’esito dell’asta di titoli di Stato italiani: il rendimento dei titoli a 10 anni collocati stamattina si è portato sui massimi da novembre del 2008. il Tesoro italiano infatti ha collocato bond per un totale di 7,9 miliardi di euro poco sotto la soglia massima dell’offerta ( gli obiettivi dell’offerta era 8 miliardi di euro). I timori di contagio, insomma, si sono fatti sentire: i tre miliardi di euro di titoli con scadenza a 10 anni sono stati piazzati con un rendimento del 4,94%. Nell’ultima asta di fine maggio il Btp decennale era stato collocato al 4,73%. Il livello della richiesta è stato 1,33 volte il valore dell’offerta, in calo da 1,50 dell’asta precedente. Anche l’euribor a tre mesi, fissato a 1,531%, è al massimo dal 27 marzo del 2009.

BANCHE ITALIANE PROMOSSE ALLO STRESS TEST
E LA CRISI DI GOVERNO SPAVENTA DI MENO

Ma, una volta tanto, a favorire la ripresa è arrivato un rumor positivo: Reuters scrive che le cinque banche italiane sotto esame da parte della European Banking Authority (Eba) hanno superato il test più difficile di quello dell’anno passato, visto che gli istituti bocciati sarebbero 15 su un totale di 91. Tra le “bocciate” ci sarebbero banche greche, tedesche, portoghesi e spagnole.

Contribuisce a diradare le tensioni e a riportare tra gli investitori la propensione al rischio anche l’esito positivo del vertici di maggioranza convocato da Silvio Berlusconi questa mattina nella sua dimora romana di via del Plebiscito. La riunione è stata convocata per trovare un accordo sulla manovra da 43 miliardi di euro che dovrebbe permettere all’Italia di mettersi al riparo dagli esiti della crisi della Grecia ed evitare il contagio. Uscendo dal vertice, Umberto Bossi ha detto che la riunione è andata bene, all’ingresso aveva detto che il governo rischiava di saltare.

USA: IL MATTONE PIANGE ANCORA, I CONSUMI PURE
MA WALL STREET INGRANA LA MARCIA DEL RIALZO

A spingere i rialzi, infine, è stata la buona intonazione di Wall Street: Dow Jones e S&P500 +0,88%, Nasdaq +1%. La prevalenza degli acquisti non è stata condizionata, una volta tanto, dalle statistiche di giornata: l’indice della fiducia dei consumatori elaborato dalla Conference Board per il mese di giugno è risultato infatti pari a 58,5, mentre gli economisti di aspettavano un leggero incremento a 61 da 60,8 del mese scorso.

Inoltre continua la crisi devastante dell’immobiliare. In aprile, l’indice S&P/Shiller sui prezzi delle abitazioni nelle 20 maggiori aree metropolitane degli Usa è sceso di quasi il 4%, il maggior calo anno su anno dal novembre del 2009: il dato è allineato alle attese.

 

I mercati monetari reagiscono alla stagnazione dell’economia facendo il pieno di titoli di Stato, prima che si esaurisca lo stock del Quantitative Easing: dopo il record negativo dei rendimenti del T bond biennale c’ è attesa per il collocamento entro la fine della seduta di 35 miliardi di quinquennali. Intanto il rendimento del bond decennale degli Stati Uniti scende di un punto base a 2,92%.

GRANDE RECUPERO DI INTESA E UNICREDIT
SI RIANIMA FONSAI, IL BERSAGLIO E’ UNIPOL0

A Piazza Affari le banche riducono perciò le perdite ma restano comunque negative, complice le indiscrezioni sulla prossima manovra del governo che punta a mettere una tassa sulle transazioni finanziarie. Intesa ha annullato le perdite e sale del 2,03, meno di Unicredit che da -0,4% risale a +2,23. Ancora sotto Ubi (-0,4%.), Pop. Milano (-0,92)%. Soffre Mps (-4,2%).

Unipol ha perduto il 4%. Il titolo è finito di nuovo nel mirino dei venditori senza un apparente motivo, se non la crisi di fiducia che sta palesemente attanagliando il settore finanziario italiano, considerato particolarmente esposto a un eventuale rischio contagio nel caso di default della Grecia. Dal massimo di 0,556 euro del 28 aprile a oggi Unipol ha perso in Borsa il 40%. La performance da inizio anno è -29%.

Fonsai, invece, ribalta la situazione e chiude con un forte rialzo: +4,36 a quota 2,20 . Dopo la caduta del 9,2% registrata ieri è proseguita in mattinata la grande fuga degli investitori dalla compagnia che è arrivata a capitalizzare 596 milioni di euro. Le vendite hanno colpito anche i diritti di sottoscrizione dell’aumento di capitale da 450 milioni di euro partito ieri. Banca Leonardo ha fatto i calcoli sulla diluizione dell’utile e sui proventi dell’aumento di capitale. La conclusione è che il target price scende a 2,3 euro dal precedente 5,9 euro (contro un ultimo prezzo a 2,20).

IMPREGILO: TUTTI ASSOLTI A FIRENZE
IL TITOLO VALE 50 MILIONI IN PIU’

Tutti assolti a Firenze i 39 imputati (38 persone più il consorzio Cavet che fa capo per il 75% a Impregilo (+2,54%) nel processo d’appello sui danni ambientali compiuti durante i lavori alla galleria dell’Alta velocità ferroviaria tra Firenze e Bologna, nel Mugello. Cancellato anche il maxi-risarcimento da 150 milioni di euro deciso il 3 marzo 2009. Solo tre imputati dovranno risarcire danni a enti locali e associazioni per cifre assai più modeste.
Il processo riguardava i danni causati all’ambiente dalle imprese del Cavet eseguendo i lavori per la nuova ferrovia della Tav. Tra i principali reati contestati, la gestione abusiva di discariche per i materiali di scavo e lo smaltimento illecito di rifiuti speciali. In primo grado erano state inflitte condanne per 27 imputati, fra cui l’amministratore delegato di Impregilo, Alberto Rubegni (5 anni) più il maxi-risarcimento danni da 150 milioni al consorzio di società. Se le assoluzioni saranno confermate dalla Cassazione il valore della società  aumenterà di 50 milioni, pari a 0,12 euro per azione (+6% sull’attuale prezzo di Borsa).

LE VENITE DI CAMION SPINGONO INDUSTRIAL
MEDIOBANCA LANCIA IL TITOLO FIAT (+1,96%)

La consociata dei trattori e dei camion Fiat sale dell’1,76% a 8,60 nel giorno della pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni di veicoli commerciali in Europa. In maggio, secondo quanto comunicato dall’associazione dei costruttori, i veicoli leggeri (il punto di maggior forza di Iveco) hanno registrato una crescita del 21,5% rispetto al maggio del 2010.

Fiat sale invece dell’1,96% a 7,195 euro sulla scia di un forte apprezzamento dei titoli europei del settore . Oggi Mediobanca ha confermato la raccomandazione outperform e il target price di 11,80 euro. Nella nota la banca milanese prevede che a fine 2011 il debito del gruppo sarà sceso a 5 miliardi di euro dai 6,3 miliardi di fine 2010, grazie alla riduzione del capitale circolante e al buon cash flow operativo della controllata Chrysler.

Dal confronto dei multipli (P/e) con i concorrenti, Mediobanca ritiene che il titolo è sottovalutato, ma si aspetta che i buoni risultati del secondo trimestre saranno in grado di rilanciare le quotazioni.

UN’OFFERTA IN ARRIVO PER SANTA GIULIA
RIPRENDE QUOTA IL TITOLO RISANAMENTO

Risanamento sale del 5% a 0,2448 euro. A margine del Luxury Summit organizzato da Il Sole 24 Ore, Stefano Stroppiana ha confermato che la cordata da lui guidata presenterà entro la scadenza del 30 giugno un’offerta vincolante per Milano Santa Giulia, il principale asset del gruppo immobiliare.

L’investimento complessivo previsto è di 1,2 miliardi di euro fra debiti ed equity (circa 35%). L’offerta sarà valida al verificarsi di alcune condizioni tra cui il dissequestro dell’area e a patto che il costo della bonifica dell’area milanese resti in capo a Risanamento.

Da inizio 2011 il titolo Risanamento guadagna il 7%. Il 2010 si era chiuso con una perdita del 47%. calo dello 0,2% a 8,65 euro.

I FONDI DEL MASSACHUSSETS
ENTRANO NEL CAPITALE BUZZI

Dal consueto aggiornamento fornito dalla Consob è emerso che la Massachusetts Financial Services Company ha acquistato il 2,047% del capitale della società cementiera che ha importanti interessi negli Stati Uniti, nell’ambito dell’attività di gestione del risparmio.

Il compratore ha sede a Boston e offre ai suoi clienti un ventaglio di oltre 50 fondi comuni.

Buzzi Unicem (ieri +1,44%) da inizio anno ha una performance piatta che si confronta con il -5% registrato dall’indice Ftse Mib.

 

 

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