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Borsa 26 gennaio chiusura: l’Europa si aggrappa al lusso e surclassa Wall Street. Vola Lvmh, sugli scudi anche Moncler e Cucinelli

Lusso in grande spolvero sui mercati dopo il boom dei conti di Lvmh (+13,3%) che in Borsa trascina tutto il settore e a Piazza Affari fa brillare Moncler e Brunello Cucinelli

Borsa 26 gennaio chiusura: l’Europa si aggrappa al lusso e surclassa Wall Street. Vola Lvmh, sugli scudi anche Moncler e Cucinelli

Il rally del lusso in Europa e il buon trend dell’inflazione Usa sono gli elementi che hanno dominato la scena oggi sui mercati finanziari, sulle due sponde dell’Atlantico.

I listini europei arrivano al traguardo di seduta in progresso, anche se con velocità notevolmente diverse. Domina la scena Parigi, +2,28%, trascinata dal balzo di Lvmh (+13,3%) che ha riportato la fiducia degli investitori sul settore dopo un quarto trimestre con vendite in crescita del 10%, grazie a una solida domanda proveniente anche dalla Cina. In scia si sono mosse le altre grandi firme francesi, ma anche Moncler (+9,64%) e Cucinelli (+6,3%) a Piazza Affari +0,74% (30.379 punti base); Richemont (+6,28%) a Zurigo +1,61%. Nel resto d’Europa è in evidenza Londra +1,43%, mentre sono più timide Francoforte +0,32%, Amsterdam +0,35%, Madrid +0,21%.

Wall Street cauta, ma positiva dopo inflazione

Oltreoceano Wall Street, dopo altri record segnati ieri, non sembra pronta ad arrendersi alle vendite, nonostante il crollo di Intel (-10,99%), che ha presentato una guidance inferiore alle attese. Il colosso statunitense dei chip prevede ricavi per il primo trimestre che potrebbero mancare le stime di mercato di oltre 2 miliardi di dollari, a causa di una domanda incerta. Tesla però rialza la testa e sale dello 0,8% dopo il tonfo della vigilia, mentre Amex (+8%) balza ai massimi storici sulla base di previsioni ottimistiche.

Inoltre, a sostenere il sentiment del mercato, in attesa che la Fed tenga la sua riunione di politica monetaria la prossima settimana, è il dato Pce sull’inflazione nel mese di dicembre, migliore del previsto. La crescita annuale si è mantenuta sotto il 3% per il terzo mese di seguito. A livello mensile l’indice dei prezzi per consumi personali è salito dello 0,2% (dopo -0,1% di novembre), mentre nei 12 mesi la crescita è stata del 2,6%. A iniettare ottimismo sulla traiettoria dei prezzi è stato anche il dato core, sceso a sua volta sotto il 3% (+2,9%, contro il 3,2 di novembre).

Euro-dollaro poco mosso

L’andamento dell’inflazione, unitamente al robusto dato sul pil visto ieri, rafforza la convinzione che il presidente della Fed Jerome Powell condurrà l’economia Usa verso un atterraggio morbido, nonostante la stretta monetaria dello scorso anno. Le scommesse su un taglio dei tassi già a partire da marzo si sono recentemente ridotte, ma i prezzi dei T-Bond sono in rialzo per il secondo giorno di seguito e i rendimenti scendono.

Movimenti che si sono visti ieri anche nella zona euro, nonostante la prudenza della presidente della Bce Christine Lagarde e nonostante il fatto che i falchi, come Martins Kazaks, continuino a ribadire la loro contrarietà a tagli prematuri.

In questo contesto l’euro dollaro è poco mosso in area 1,086. Tra le materie prime frena il petrolio, che si muove al momento sui livelli della vigilia (Brent 82,38 dollari al barile).

Piazza Affari, Campari brinda con Remy Cointreau

Un altro settore effervescente oggi in Europa è stato quello dei liquori, dopo che il produttore francese Rémy Cointreau (+15,67% a Parigi) ha mostrato un calo delle vendite nel quarto trimestre inferiore alle attese di mercato.

A Milano, la notizia tonifica Campari, che chiude con un progresso del 5,46%.

Negli altri settori si conferma sugli scudi Hera +4,39% ed è in evidenza Amplifon -2,51%.

Il lusso brilla a tutto tondo: Moncler e Cucinelli campeggiano sul listino principale, fuori dal quale si scaldano Ferragamo +7,61% e Tod’s +3,13%. Al trend si aggancia Ferrari +2,38%, una delle blue chip in maggior rialzo.

Si apprezza frazionalmente il titolo Poste Italiane, +0,43%, dopo la decisione del governo di ridurre la quota pur mantenendo il controllo. “Non possiamo scendere sotto il 35%”, ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti.

A soffrire sono state piuttosto le banche: Mps -3,31%, Banco Bpm -0,76%, Bper -0,67%.

L’uragano Intel si è abbattuto invece su Stm -2,66%.

Arretra inoltre Leonardo -1,68%.

Spread stabile, mentre arriva il nuovo Btp Valore

Il secondario italiano chiude oggi stabile, lo spread tra Btp e Bund decennali si mantiene vicino ai livelli della chiusura di ieri, a 155 punti base (-0,78%) e i tassi sono rispettivamente al 3,81% e 2,26%.

Intanto per i risparmiatori è in arrivo un nuovo Btp Valore, come ha annunciato oggi il Mef. Si tratta della terza emissione di questo nuovo titolo dedicato al retail e avrà luogo da lunedì 26 febbraio a venerdì 1° marzo (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata. La durata questa volta è di sei anni, le cedole sono ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo sulla base di un meccanismo “step up” di 3+3 anni, nonché un extra premio finale di fedeltà pari allo 0,7% per chi acquista il titolo durante i giorni di collocamento e lo detiene fino alla scadenza.

I tassi minimi garantiti nei primi tre anni e nel successivo triennio, congiuntamente al codice ISIN che identifica il nuovo Btp Valore, verranno comunicati venerdì 23 febbraio.

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