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Bonus mobili 2017: guida in 5 punti

L’ultima legge di bilancio ha prolungato a tutto quest’anno la detrazione Irpef sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici – Ecco come funziona e quanto si risparmia.

Bonus mobili 2017: guida in 5 punti

Il bonus mobili è in vigore anche nel 2017. La detrazione per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici è stata prorogata dall’ultima legge di bilancio e sarà valida per gli acquisti effettuati fino al 31 dicembre di quest’anno, ma non in tutti i casi. Le norme che regolano questa agevolazione sono spesso fonte di dubbi per i contribuenti, soprattutto perché è alto il rischio di fare confusione con altri incentivi simili, come il bonus giovani coppie, l’ecobonus e il bonus per le ristrutturazioni edilizie. Per cercare di rispondere alle domande più frequenti, proponiamo una breve guida in cinque punti.  

1) QUANTO SI RISPARMIA CON IL BONUS MOBILI?

Il bonus mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici. Sono agevolabili anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché il pagamento dei servizi avvenga tramite bonifico, carte di credito o di debito.

Il beneficio va ripartito tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo ed è calcolato su un ammontare complessivo non superiore a 10mila euro. Di conseguenza, la detrazione massima è di 5mila euro.

2) IL BONUS MOBILI VALE PER TUTTE LE CASE?

No. Ha diritto al bonus mobili solo chi lo utilizza per arredare un immobile oggetto di un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 2016.  

C’è però un’eccezione: se l’acquisto dei beni è avvenuto fra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2016, per poter usufruire del bonus mobili bisogna aver sostenuto spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 26 giugno 2012.

In tutti i casi, per beneficiare la detrazione non è necessario aver già pagato l’intervento di ristrutturazione: è sufficiente dimostrare che i lavori siano iniziati prima dell’acquisto dei mobili per cui si chiede il bonus.

Infine, chi esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto alla detrazione più volte. L’importo massimo di 10mila euro va riferito a ciascuna abitazione ristrutturata.

3) SU QUALI MOBILI SI HA DIRITTO AL BONUS?

La detrazione spetta per le spese sostenute dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 per l’acquisto dei seguenti prodotti:

– Mobili nuovi, ad esempio letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone e credenze, ma anche complementi d’arredo indispensabili all’arredamento come materassi e apparecchi d’illuminazione.

– Grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+, oppure A per i forni. Si tratta, ad esempio, di frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori e condizionatori (l’elenco è dell’Agenzia delle Entrate).

Il bonus mobili non si applica invece agli acquisti di porte, pavimentazioni, tende e complementi di arredo diversi da materassi e apparecchi d’illuminazione.

4) QUALI SONO GLI ADEMPIMENTI BUROCRATICI?

Per avvalersi del bonus mobili, il contribuente deve eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali (indicando il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico), oppure mediante carte di credito o carte di debito. Chi invece paga con assegni o in contanti non ha diritto al bonus mobili.

I documenti da conservare sono:

– l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico o documentazione di addebito sul conto corrente);

– le fatture di acquisto dei mobili o degli elettrodomestici, su cui devono essere precisate natura, qualità e quantità dei beni acquistati.

5) COSA C’È SCRITTO NELLA LEGGE DI BILANCIO SUL BONUS MOBILI?

A proposito del bonus mobili, nell’ultima legge di bilancio si legge quanto segue: «Ai contribuenti che fruiscono della detrazione di cui al comma 1, limitatamente agli interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1º gennaio 2016, è altresì riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le ulteriori spese documentate sostenute nell’anno 2017 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione di cui al presente comma, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 50 per cento delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro, considerato, per gli interventi effettuati nell’anno 2016 ovvero per quelli iniziati nel medesimo anno e proseguiti nel 2017, al netto delle spese sostenute nell’anno 2016 per le quali si è fruito della detrazione. Ai fini della fruizione della detrazione dall’imposta, le spese di cui al presente comma sono computate indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni di cui al comma 1».

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