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Blockchain: la prima transazione in Italia è di Unicredit

La Banca ha eseguito la prima transazione commerciale in Italia sulla piattaforma blockchain we.trade, che attualmente riunisce 13 istituti europei e permette alle piccole e medie imprese di cercare controparti fidate con cui instaurare rapporti commerciali

Blockchain: la prima transazione in Italia è di Unicredit

È andata a buon fine la prima transazione commerciale italiana con tecnologia blockchain. L’ha eseguita Unicredit tramite la piattaforma we.trade, permettendo al produttore di imballaggi metallici Gruppo ASA l’acquisto di una partita di banda stagnata da un suo fornitore, Steelforce, a sua volta supportato da KBC Bank in Belgio.

“Grazie alla creazione di uno smart contract sulla piattaforma we.trade – si legge nella nota di Unicredit – il pagamento avverrà automaticamente, secondo le tempistiche concordate direttamente dalle controparti in piattaforma, una volta che il compratore avrà confermato la ricezione della merce, rendendo la transazione considerevolmente più veloce e trasparente”.

La piattaforma we.trade permette alle piccole e medie imprese di cercare controparti fidate con cui instaurare rapporti commerciali e di avere in ogni momento visibilità sullo stato della transazione e della spedizione, digitalizzando l’intero processo dalla creazione di un ordine fino al pagamento. Sempre all’interno della piattaforma, è possibile per le aziende accedere ai servizi finanziari messi a disposizione dalle banche, quali Bank Payment Undertaking (BPU) in cui la banca del compratore fornisce al venditore un impegno irrevocabile di pagamento della fattura alla scadenza e BPU Financing, in cui la banca del venditore finanzia quest’ultimo, scontando il BPU di cui è beneficiario.

Il progetto we.trade è nato nel 2017 dalla collaborazione tra Unicredit e altre 6 banche europee (Deutsche Bank, HSBC, KBC, Natixis, Rabobank, Société Générale), che hanno costituito un consorzio a cui poi si sono poi aggiunte Nordea e Santander. L’obiettivo è semplificare i processi finanziari sottostanti il commercio internazionale, concentrandosi inizialmente sulle piccole e medie imprese.

Dopo la decisione delle banche del consorzio di costituire la società “we.trade innovation DAC”, nel corso del 2018 altre 4 banche europee (CaixaBank, Erste Group, Eurobank e UBS) hanno aderito all’iniziativa e nei prossimi mesi saranno disponibili sulla piattaforma. Attualmente quindi il consorzio riunisce 13 banche europee attive in 14 Paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

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