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Bitcoin supera i 60mila dollari per la prima volta dal novembre 2021: le due cause del rally

Da inizio anno il bitcoin ha guadagnato il 34,6% del suo valore e ora mette nel mirino il massimo storico di 68.991 dollari registrato 3 anni fa.

Bitcoin supera i 60mila dollari per la prima volta dal novembre 2021: le due cause del rally

Il rally del bitcoin non si ferma più. La regina delle criptovalute ha superato i 60mila dollari per la prima volta dal novembre 2021. Dopo aver  toccato un massimo di 60.734 dollari, in rialzo di quasi 7 punti percentuali, il Bitcoin si è assestato attorno a 60.520 dollari, ma ormai il massimo storico di 68.991 dollari registrato nel novembre di 3 anni fa è nel mirino.

Bitcoin in rally nel 2024 

Dopo aver superato alla vigilia la soglia dei 57.000 dollari, il Bitcoin ha continuato ad accelerare con un rialzo del 6% dal closing precedente. A febbraio il balzo è del 60% in febbraio, un rally mensile che non si vedeva da almeno quattro anni. Da inizio anno, invece, la criptovaluta inventata da Satoshi Nakamoto ha guadagnato il 34,6%.  

Alla base del rally ci sono diverse motivazioni prima tra tutte il successo degli Etf sul prezzo spot del Bitcoin, che rendono più semplice anche per i piccoli risparmiatori acquistare la criptovaluta. Sono stati lanciati l’11 gennaio dopo l’attesissimo e per nulla scontato via libera della Sec e attualmente scambiati al Nyse, al Nasdaq e al Cboe (la borsa delle opzioni di Chicago). Lunedì, dicono i dati del Nasdaq, è stato raggiunto il record di scambi registrati da tutti gli Etf sul bitcoin quotati nelle borse Usa, con volumi pari a 2,4 miliardi di dollari. Da quando sono stati lanciati, i nuovi Etf sulla criptovaluta hanno raccolto più di 6 miliardi di dollari.

I Bitcoin e l’effetto having

Ma a spingere i bitcoin in orbita contribuisce anche il cosiddetto “effetto having”, dimezzamento in italiano. Si tratta di un’operazione che cade ogni 4 anni e consiste appunto nel dimezzare l’ammontare di Bitcoin che i miner ricevono come remunerazione dopo aver aggiunto nuovi blocchi alla blockchain. Ciò fa sì che la produzione di criptovalute rallenti e, nel caso in cui la richiesta aumenti, si produce un incremento delle quotazioni di quelle in circolazione, cosa avvenuta quando la stessa operazione fu effettuata nel 2020. 

Per come è strutturato il sistema bitcoin l’offerta complessiva non può superare i 21 milioni di pezzi e oggi 19 milioni sono già in circolazione. Ebbene l’having, il quarto della storia del bitcoin, è in programma a metà aprile, quando la remunerazione dei miner scenderà da 6,25 a 3,125 token.

Come spiega Adrian Fritz, il capo della Ricerca di 21Shares, a Milano Finanza, “Lo shock da dimezzamento dell’offerta che segue l’halving, assieme alla narrativa che si crea attorno a esso a sempre portato il Bitcoin a registrare delle sovraperformance nei dodici mesi successivi e si è osservato che, in media, nell’arco di 172 giorni l’asset arriva a superare il suo valore massimo storico (Ath), mentre occorrono 308 giorni per raggiungere un nuovo livello massimo del ciclo una volta superato l’Ath. Insomma il nuovo massimo del quinto ciclo dovrebbe arrivare intorno a metà febbraio”. 

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