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Bitcoin: Elon Musk fa (ancora) il mattatore

Ad alimentare la volatilità della criptovaluta è ancora una volta il numero uno di Tesla, che con i suoi tweet prima affossa (di nuovo) la quotazione, poi innesca il rimbalzo

Bitcoin: Elon Musk fa (ancora) il mattatore

Bitcoin sull’ottovolante: prima il crollo ai minimi da tre mesi, poi il rimbalzo improvviso. L’ultima seduta è stata a dir poco volatile per la più importante delle criptovalute e ancora una volta la responsabilità è di Elon Musk, numero uno di Tesla, che ha pubblicato una serie di tweet sulle scelte finanziarie della casa automobilistica in relazione alla moneta virtuale.

Tesla non ha venduto bitcoin“, ha scritto Musk lunedì. Parole che fanno chiarezza su altri cinguettii di domenica scorsa, dai quali invece sembrava emergere che il gruppo stesse considerando di vendere (o avesse già venduto) una parte delle sue scorte di criptovaluta.

L’interpretazione sembrava verosimile anche perché mercoledì Musk aveva detto che Tesla smetterà di accettare bitcoin. La marcia indietro, arrivata ad appena tre mesi dall’apertura ai pagamenti in criptovaluta, sarebbe dovuta alle preoccupazioni ecologiste del tycoon, angosciato dal consumo di energia che le transazioni virtuali comportano.

Risultato: il bitcoin è sceso di oltre il 9% lunedì, a 42.185 dollari, il minimo dall’8 febbraio, ma poi ha recuperato oltre il 5%, a circa 44.220 dollari.

Secondo fonti citate dall’agenzia di stampa Reuters, Tesla sta cercando di entrare nel mercato multimiliardario del credito statunitense per le rinnovabili, sperando di trarre profitto dalla marcia dell’amministrazione Biden verso nuovi obiettivi a zero emissioni.

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