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Birra: il prezzo sale per colpa del “vetro marrone”

La scarsità di questa materia prima è una delle ragioni che ha indotto la Constellation Brands (produttrice, fra l’altro, della Corona) ad annunciare un’inflazione più alta del solito nel 2022

Birra: il prezzo sale per colpa del “vetro marrone”

Nel 2022 il prezzo della birra è destinato a salire per una ragione piuttosto insolita: sul mercato, a quanto pare, c’è poco vetro marrone. Questa scarsità, insieme al generale rincaro delle materie prime, ha spinto alla prudenza la Constellation Brands – colosso americano dell’alcol che produce, tra l’altro, la birra Corona. Il gruppo ha scelto infatti di mettere le mani avanti, annunciando che quest’anno l’inflazione della birra sarà superiore al solito 1-2%.

Garth Hankinson, direttore finanziario di Constellation Brands, ha spiegato che nel lungo termine i margini operativi per il business della birra si manterranno tra il 39% e il 40%, ma ha aggiunto che nel prossimo anno fiscale rischiano di essere più bassi, in parte a causa dell’aumento del prezzo delle commodity.

Da quando è iniziata la pandemia, la carenza di vetro non è la prima difficoltà incontrata dai produttori di birra, che l’anno scorso lamentavano la scarsità di lattine d’alluminio. Oggi, invece, i problemi non riguardano tutto il vetro, ma solo quello marrone (che non viene utilizzato per la Corona, venduta in bottiglie trasparenti e molto nota anche in Italia).

Bill Kirk, analista di MKM Partners, ha scritto in un report di novembre che il marchio più colpito di Constellation Brands dovrebbe essere Pacifico, ma anche le birre Modelo Negra sono disponibili in vetro marrone. In ogni caso, il pericolo maggiore per il gruppo è che in futuro la mancanza di vetro sul mercato diventi così grave da limitare anche le vendite della Corona.

Fra le ragioni che porteranno all’aumento del prezzo della birra, l’azienda cita anche l’aumento dei costi di trasporto e di stoccaggio, i due cambiamenti principali nella catena di approvvigionamento causati dalla pandemia.

Nel corso dell’ultima seduta a Wall Street le azioni della Constellation Brands hanno perso il 3,8%. Il ribasso arriva dopo un’impennata di 12 punti percentuali registrata negli ultimi 12 mesi, a fronte però del +18% messo a segno nello stesso periodo dall’indice di riferimento del gruppo, il S&P 500 Consumer Staples.

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