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Bezos-Arnault, testa a testa per il trono di più ricco del mondo

Secondo Forbes, lunedì 24 maggio per qualche ora il patron francese di LVMH ha superato il patrimonio netto del fondatore di Amazon, per “soli” 300 milioni di dollari. Musk terzo

Bezos-Arnault, testa a testa per il trono di più ricco del mondo

Un sorpasso davvero “di giustezza”, e per la verità durato solo qualche ora, ma che ha fatto la storia: secondo il real-time billionaire tracker di Forbes, il patron di LVMH Bernard Arnault ha superato il fondatore di Amazon Jeff Bezos come uomo più ricco del pianeta. L’evento si è consumato nella giornata di lunedì 24 maggio e rappresenta una notizia: solo per la seconda volta da quando esistono queste classifiche sui super ricchi, un francese è salito al primo posto, anche se per “soli” 300 milioni e solo per il tempo necessario a Forbes di dare la notizia (“Since this story was published, Jeff Bezos has returned to number one“). Arnault infatti ha raggiunto un patrimonio netto stimato di 186,3 miliardi di dollari, contro i 186 miliardi di Bezos che quindi “batte un po’ la fiacca” dopo un 2020 in cui, anche grazie alla pandemia e all’esplosione dell’e-commerce (ma ricordiamoci che le consegne non sono più il core di Amazon dal punto di vista dei profitti), aveva superato tutti i rivali e con parecchio distacco, diventando il primo uomo di sempre a superare i 200 miliardi di dollari di patrimonio.

Il manager francese ha però fatto una rimonta pazzesca: negli ultimi 14 mesi ha incrementato il suo portafoglio di ben 110 miliardi di dollari, beneficiando della grande annata di LVMH, colosso del lusso che comprende marchi del calibro di FendiMoët & ChandonLuis VuittonBulgari, Kenzo GivenchyTiffany e tanti altri, e che ha visto le sue azioni crescere del 77% in un anno. Lunedì la capitalizzazione era salita a 320 miliardi, spingendo la quota personale di Arnault a più di 600 milioni. A permettere questa performance, arrivata in piena pandemia, è stato proprio il Paese che la pandemia sembra essersela lasciata alle spalle e che è ormai da tempo il mercato di riferimento del mondo del lusso: la Cina, dove nel primo trimestre 2021 il gruppo LVMH ha registrato un fatturato di 17 miliardi di dollari, +32% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (in parte condizionato dal Covid). Arnault era arrivato ad essere la seconda persona più ricca del mondo nel 2019, e anche lì, il giorno 16 dicembre, riuscì per qualche ora a superare Bezos al primo posto. Primo posto che è stato quasi sempre appannaggio degli americani, a partire dalla famiglia Walton negli anni ’90, poi Warren Buffett e infine l’era del tech con Bill Gates prima e Jeff Bezos poi.

L’unico non statunitense prima di Arnault a movimentare questa graduatoria è stato per qualche tempo il messicano Carlos Slim, che opera nelle telecomunicazioni e che oggi è il primo azionista del gruppo che edita il New York Times. Gli ultimi venti anni sono stati all’insegna del tech con Gates e Bezos al top ma anche la costante affermazione ad altissimi livelli dei vari Mark Zuckerberg, Larry Ellison, Sergej Brin, Larry Page, Elon Musk (che il 24 maggio si è confermato sul terzo gradino del podio con 147,3 miliardi) e chi più ne ha più ne metta. Ma zitti zitti anche i francesi si sono fatti valere: oltre ad Arnault che per due volte ha accarezzato la vetta, c’è il suo grande rivale nel lusso, il patron del gruppo Kering François Pinault, che negli ultimi 14 mesi ha più che raddoppiato il proprio jackpot, da 27 a 55 miliardi. Inoltre i fratelli Alain Wertheimer e Gerard Wertheimer (Chanel) hanno un patrimonio di 35 miliardi di dollari, più del doppio del loro patrimonio netto di 17 miliardi di dollari nel 2020 e anche Françoise Bettencourt Meyers, nipote del fondatore di L’Oréal e prima donna francese ad entrare nella top ten dei miliardari nel 2014, ha goduto di un aumento di quasi 40 miliardi di dollari, raggiungendo gli 87,8 miliardi di dollari.

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