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Bernanke: “I rischi per l’economia sono diminuti pronti a terminare gli acquisti di bond nel 2014”

Il presidente della Fed rileva che i rischi per l’economia Usa sono diminutiti e che, se le previsioni di crescita sono corrette, la Fed si prepara a terminare l’acquisto di titoli nel 2014 – La banca centrale potrebbe cominciare a rallentare i suoi acquisti di titoli già da quest’anno – Tassi invariati e attesi ancora bassi a lungo

Bernanke: “I rischi per l’economia sono diminuti pronti a terminare  gli acquisti di bond nel 2014”

I rischi per l’economia americana sono diminuiti e la Fed si prepara a terminare l’acquisto di titoli nel 2014. La banca centrale potrebbe cominciare a rallentare i suoi acquisti di titoli già da quest’anno. Lo ha detto Ben Bernanke nell’attesa conferenza stampa dopo la decisione sui tassi di interesse (mantenuti invariati). A Wall Street gli indici aumentano i cali dopo le parole di Bernanke con il Dow Jones che cede lo 0,83% e il Nasdaq lo 0,77%.

Per il momento rimane confermata la politica di acquisto di titoli a 85 miliardi di dollari al mese e  “informazioni su un rallentamento saranno fornite al momento adeguato”, ha precisato Bernanke. La grande maggioranza del board della banca centrale è d’accordo di andare avanti col programma “in tempi di normalizzazione”. La Fed ribadisce comunque, secondo la formula già usata, di essere “pronta ad aumentare o ridurre l’entità degli acquisti di titoli in base alle necessità”.
Le aspettative sull’inflazione sono stabili mentre le stime di crescita sono state riviste leggermente in calo per quest’anno. L’economia Usa crescerà  tra il 2,3%-2,6% contro il 2,3%-2,8% stimato a marzo.

Ma se le previsioni di crescita sono corrette, l’acquisto di titoli finirà a metà del 2014. “Dallo scorso autunno i rischi per l’economia americana sono diminuiti – ha spiegato Bernanke – Migliora anche il mercato del lavoro, anche se la disoccupazione resta elevata”. Riviste in meglio per il 2013 le stime sulla disoccupazione col tasso compreso tra il 7,2%-7,3% rispetto alla forchetta del 7,3%-7,5% precedente mentre la soglia indicata tempo fa dalla Fed del 6,5%, e alla quale era stata legata esplicitamente la politica monetaria espansiva,  potrebbe essere raggiunta alla fine del 2014.

Sul fronte del costo del denaro, Bernanke ha comunque confermato l’attesa di tassi storicamente bassi ancora a lungo: nella riunione, il Fomc ha lasciato il costo del denaro fermo tra lo zero e lo 0,25% e 18 membri su 25 del board della banca centrale prevedono che rimarranno su questo livello storicamente basso sicuramente fino alla fine del 2013. Quindici membri su 19 a credono che i tassi resteranno vicino allo zero anche nel 2014, mentre in 10 prevedono che i tassi saliranno all’1%, ma solo entro la fine del 2015.

Ai giornalisti che gli chiedevano informazionin sui suoi programmi alla fine dell’attuale mandato, ha risposto “non ho nulla da dirvi”.

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