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Bayer: azioni in calo del 6% dopo la condanna del tribunale a pagare 2,25 miliardi di dollari di danni

Un tribunale di Filadelfia ha ordinato al colosso tedesco di risarcire un uomo della Pennsylvania che ha utilizzato il diserbarnte Roundup.
Il titolo è vicino ai minimi del 2010

Bayer: azioni in calo del 6% dopo la condanna del tribunale a pagare 2,25 miliardi di dollari di danni

Brutto colpo per la Bayer è stata la nuova sentenza del tribunale riguardo il suo diserbante Roundup. In borsa a Francoforte le azioni del colosso farmaceutico oggi pomeriggio perdono circa il 6% attorno a 30,39, minimo di 8 settimane, trattate in giornata in un range tra 30,31 e 31,39 e dopo una chiusura venerdì a 32.32. Ma non si è lontani dal 30,22 toccato alla fine di novembre, il minimo dal 2010.

La società tedesca, che da molto tempo frequenta le aule dei tribunali, ora è stata condannata a pagare 2,25 miliardi di dollari di danni, l’importo più alto finora nel suo contenzioso in corso legato a un presunto effetto cancerogeno del suo diserbante Roundup, prodotto da Monsanto, società acquisita da Bayer nel 2018 per 63 miliardi di dollari.

Il nuovo caso di un uomo in Pennsylvania

Venerdì una giuria in un tribunale di Filadelfia ha ordinato alla Bayer di quei 2,25 miliardi di dollari a un uomo della Pennsylvania che ha affermato di aver sviluppato il cancro a causa dell’esposizione al diserbante Roundup, basato sul glifosato chimico. Una giuria della Philadelphia Court of Common Pleas ha scoperto che il linfoma non Hodgkins di John McKivision era il risultato dell’utilizzo di Roundup per lavori di giardinaggio a casa sua per un periodo di diversi anni. Il verdetto prevede 250 milioni di dollari di risarcimento danni e 2 miliardi di dollari di danni punitivi. Questi ultimi, riporta Reuters, potrebbero essere ridotti in appello perché superano le linee guida della Corte Suprema degli Stati Uniti.

La continua discesa dei prezzi in borsa

In un anno Bayer ha ceduto oltre il 40% a Francoforte, con crolli verticali in corrispondenza di alcuni eventi sfavorevoli. In particolare, a novembre le azioni della casa farmaceutica hanno perso il 20% bruciando 7,6 miliardi di capitalizzazione in una sola seduta, quella di lunedì 20, a causa della condanna della giuria del Missouri e della notizia, arrivata subito dopo, dello stop alla sperimentazione di un farmaco anticoagulante per mancanza di effetti positivi. La cattiva notizia era costata a Bayer un netto taglio del target price da parte degli analisti, con Berenberg che aveva portato il prezzo obiettivo da 60 a 36 euro in un colpo solo. I titoli hanno perso il 70% del loro valore da quando la società ha acquistato Monsanto nel 2018.

I timori per i futuri casi: 50.000 le richieste

Ma l’ultimo verdetto pone un ulteriore grattacapo al CEO Bill Anderson, che sta tagliando i posti di lavoro dirigenziali e rivedendo la struttura diversificata del gruppo: è attesa quindi la presentazione del nuovo piano previsto per l’inizio di marzo, hanno detto a Reuters persone vicine alla questione.

La Bayer, che è gravata dal debito finanziario e dalla mancanza di flusso di cassa, ha detto che continuerà a portare i casi in tribunale, ricordando di aver vinto 10 degli ultimi 16 casi in tribunale. Nel 2020, Bayer ha risolto la maggior parte dei casi Roundup all’epoca pendenti con l’esborso fino a 9,6 miliardi di dollari. Ma il problema è che non è riuscita a ottenere l’approvazione del tribunale per un accordo per prevenire casi futuri e attualmente rimangono pendenti più di 50.000 richieste. “Un nuovo accordo purtroppo non metterebbe fine al contenzioso sul glifosato perché tra uno o due anni nuovi querelanti busseranno nuovamente alla porta della Bayer”, ha detto il gestore di portafoglio Markus Manns della società di fondi comuni di investimento Union Investment.

Tra le misure per scongiurare ulteriori denunce, la Bayer si è mossa per eliminare gradualmente l’uso del glifosato nei prodotti per giardinieri non professionisti, ma nuovi querelanti hanno basato le loro richieste su anni di utilizzo precedente. La Bayer continua a vendere diserbanti a base di glifosato agli agricoltori, che fanno molto affidamento su di esso. Anderson, al timone dal giugno dello scorso anno, ha adottato la dura posizione del suo predecessore Werner Baumann riguardo a ulteriori accordi transattivi.

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