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Bank of America: utili crollano nel quarto trimestre (-63%), ma rimangono superiori alle attese

La Banca ha messo a segno profitti netti per 732 milioni di dollari (3 centesimi per azione), in calo del 63% rispetto agli 1,99 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo dell’anno scorso (15 centesimi per azione) – Gli economisti avevano previsto profitti per due centesimi ad azione.

Bank of America: utili crollano nel quarto trimestre (-63%), ma rimangono superiori alle attese

Utili in calo, ma superiori alle attese. Il quarto trimestre di Bank of America sichiude con risultati in chiaroscuro. L’istituto non può vantare certo i numeri delle cugine americane Goldman Sachs e JP Morgan, che ieri hanno pubblicato numeri invidiabili, ma si consola battendo il pessimismo degli analisti. 

La Banca ha messo a segno profitti netti per 732 milioni di dollari (3 centesimi per azione), in calo del 63% rispetto agli 1,99 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo dell’anno scorso (15 centesimi per azione). Gli economisti avevano previsto profitti per due centesimi ad azione. Il fatturato si è attestato a 18,89 miliardi di dollari, contro i 25,14 miliardi del quarto trimestre 2011. 

Migliore la performance annuale. Nel 2012 i profitti netti sono stati pari a 4,188 miliardi di dollari (25 centesimi per azione), contro gli 1,44 miliardi dell’anno precedente (un centesimo per azione). Il fatturato è calato dai 94,42 miliardi a 84,23 miliardi di dollari.

Secondo l’amministratore delegato, Brian Moynian, la Banca “ha iniziato il 2013 con una posizione solida e ben orientata per un’ulteriore crescita”. A pesare sui risultati sono stati in particolare gli oneri straordinari collegati a una disputa legale e al patteggiamento nella causa sulle foreclosure.

Bank of America ha accettato di pagare 11,6 miliardi di dollari a Fannie Mae. Tutto iniziò nel 2008, quando l’istituto decise di acquistare la Countrywide Financial, una vera protagonista della truffa del secolo, quella dei mutui subprime. Purtroppo per l’istituto, le inchieste hanno dimostrato le frodi reiterate della Countrywide, che imbrogliava sistematicamente i clienti a cui vendeva titoli legati ai mutui immobiliari, spacciandoli per investimenti sicurissimi. Un raggiro in cui sono caduti molti colossi, tra cui appunto Fannie Mae. Ad oggi la finanza criminale della Countrywide è  costata a Bank of America circa 40 miliardi di dollari.

L’ultimo accordo pesa per 2,7 miliardi di dollari sui conti del quarto trimestre (al lordo delle tasse), mentre altri 2,5 miliardi usciranno dalle casse di BoA in seguito al patteggiamento per chiudere un’altra causa legata ai subprime. Dieci banche Usa hanno accettato di pagare in tutto 8,5 miliardi per risarcire i pignoramenti facili degli ultimi anni: operazioni eseguite grazie a “firme automatiche” degli atti giudiziari, senza che nessuno si preoccupasse di analizzare caso per caso, come pure era stato promesso.

Bank of America, infine, ha visto calare gli accantonamenti contro future perdite collegate al credito a 2,2 miliardi di dollari, dai 2,93 miliardi dell’anno precedente, ma sopra gli 1,77 miliardi del terzo trimestre. Bene le divisioni mutui, prestiti commerciali (475 miliardi di prestiti erogati nel 2012, di cui 310,5 miliardi commerciali non collegati all’immobiliare) e Global Market. In rialzo del 28% i prestiti alle piccole imprese a 8,7 miliardi di dollari nel 2012. I clienti della divisione di gestione patrimoniale e investment management sono aumentati del 7%.

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