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Banco Bpm-Unicredit: il risiko bancario va in Tribunale: il 10 giugno l’udienza al Tar sulla delibera Consob

Sia Banco Bpm che Unicredit ricorrono al Tar: la prima sulla delibera Consob che sospende l’ops per 30 giorni, la seconda contro i paletti del Golden Power. Nel frattempo si attendono le decisioni dell’Europa

Banco Bpm-Unicredit: il risiko bancario va in Tribunale: il 10 giugno l’udienza al Tar sulla delibera Consob

Il risiko bancario finisce nelle aule di Tribunale, sia dal lato Banco Bpm che dal lato Unicredit, con un doppio ricorso che potrebbe cambiare le carte in tavola e rovesciare il corso dell’offerta che Piazza Gae Aulenti ha lanciato lo scorso novembre sul Banco.

Banco Bpm contro la Consob: il 10 giugno l’udienza al Tar

Ma andiamo con ordine e partiamo con la prima udienza già fissata. Come annunciato la settimana scorsa dopo la decisione della Consob di sospendere per 30 giorni l’offerta di Unicredit su Banco Bpm allo scopo di chiarire meglio i contorni del Golden power imposto dal Governo, Piazza Meda ha presentato un ricorso al giudice monocratico per rappresentare la massima urgenza. Poi, respinto questo, ha presentato ricorso al Tar del Lazio per ottenere la sospensiva della delibera Consob che ha congelato l’ops per un mese. 

La data da segnare in rosso sul calendario è dunque quella del 10 giugno, giorno in cui si terrà l’udienza. Il ricorso al giudice monocratico, viene fatto notare da Banco Bpm, è uno step procedurale normale per arrivare alla trattazione collegiale alla prima camera di consiglio disponibile, che è appunto quella del 10 giugno. Nel decreto di fissazione dell’udienza il Tar ha ordinato alla Consob di depositare tutti gli atti e i documenti in base ai quali la delibera impugnata risulta essere stata adottata.

Unicredit ricorre al Tar contro il Golden Power

Nel frattempo anche a Piazza Gae Aulenti le cose si muovono. I legali della banca avrebbero presentato ricorso al Tar, stavolta riguardo a due materie specifiche inerenti al Golden Power esercitato sulla sua offerta su Piazza Meda, ovvero il motivo del suo utilizzo su un’operazione tra due banche italiane e le prescrizioni imposte, come l’uscita dalla Russia. Lo scopo di Unicredit, sarebbe quello di far riconoscere ai giudici che non c’erano i presupposti per un esercizio dei poteri speciali in materia di sicurezza nazionale.

Anche Unicredit, inoltre, potrebbe chiedere una procedura accelerata per ottenere un primo giudizio entro un mese, in tempo per la chiusura dell’Ops, ora fissata per il 23 luglio. 

Si attende anche la Ue

Nel frattempo la Commissione europea sta valutando la risposta delle Autorità italiane alla richiesta di informazioni sulla possibile applicazione del Golden power sul caso Unicredit-Banco Bpm. Lo indica il portavoce del responsabile dei servizi finanziari Ue.

Entro il 19 giugno dovrebbero anche arrivare l’autorizzazione dell’antitrust Ue sulla concentrazione degli sportelli delle due banche e la risposta alla richiesta dell’Agcm italiana di avocare la pratica. 

Come spiega Repubblica, se la pratica verrà mantenuta in sede europea allora la DgComp potrebbe anche esprimersi nel merito del Golden power, cioé dire se a suo parere il provvedimento del 18 aprile rientra nell’ambito della sicurezza nazionale oppure no. Se non lo fosse potrebbe anche revocarlo o correggerlo con un provvedimento immediatamente esecutivo.

Unicredit e Banco Bpm in Borsa

Secondo gli analisti di Intermonte “i ricorsi al Tar, e nello specifico l’udienza di Banco Bpm del 10 giugno, saranno decisivi per comprendere la possibilità che Unicredit prosegua o meno con l’offerta”. Al momento, a Piazza Affari, Unicredit guadagna l’1,53%, mentre Banco Bpm sale dello 0,37%. Il rapporto di concambio è a 0,174 contro quello di 0,166 proposto per l’operazione.

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