Condividi

Banco BPM, Fratta Pasini non si ricandida alla presidenza

In vista del rinnovo degli incarichi di vertice, l’avvocato veronese Fratta Pasini ha annunciato che non farà più il presidente per lasciare spazio a forze nuove che valorizzino la Banca sul mercato – Tononi, ex Cdp, possibile sostituto

Banco BPM, Fratta Pasini non si ricandida alla presidenza

Carlo Fratta Pasini, presidente di Banco Bpm, non presenterà la sua candidatura “in occasione del prossimo rinnovo del Cda della banca”. Lo annuncia una nota dell’istituto, precisando che l’avvocato veronese ha comunicato la decisione al comitato nomine, al Cda e al collegio sindacale.

Il comunicato precisa che Fratta Pasini ha fatto questa scelta “dopo aver considerato attentamente la durata della propria permanenza nella carica e i risultati positivi e, per certi versi, straordinari raggiunti da Banco Bpm a tre anni dalla fusione”.

Fratta Pasini “ha inoltre sottolineato l’ineludibile interesse di Banco Bpm a far leva sul prossimo rinnovo del Cda per evidenziare al meglio i profili di novità e le future prospettive dell’istituto, nell’ottica di ottenere un più ampio e rapido riconoscimento dei risultati raggiunti da parte di tutti gli stakeholders della banca e, in primis, dal mercato”.

Fratta Pasini ha una lunga carriera anche bancaria alle spalle: prima di diventare presidente del Banco Bpm, in seguito alla fusione con la Popolare di Milano, era stato per lunghi anni presidente della Banca Popolare di Verona. E’ probabile che alla base della sua decisione di non ricandidarsi ci sia anche la saggia considerazione che, in vista di possibili nuove fusioni, i posti al vertice a disposizione del Banco Bpm si sarebbero ovviamente ridotti.

Il sostituto più probabile di Fratta Pasini è Massimo Tononi, ex presidente del Monte dei Paschi di Siena e sottosegretario del ministero dell’Economia, nonché, dal luglio 2018, presidente di Cassa Depositi e Prestiti. La verifica si avrà entro gennaio quando il consiglio d’amministrazione uscente del Banco Bpm presenterà la lista dei candidati per l’assemblea di aprile che dovrà decidere le nuove nomine. Prima però l’ad della banca, Giuseppe Castagna, presenterà alla comunità finanziaria il nuovo piano industriale.

Banco Bpm, così, si fa un po’ meno veronese e più milanese ma soprattutto sempre più banca di mercato.

Commenta