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Banco Bpm, debutto da sogno in Borsa (+9,08%)

Oltre ogni previsione l’esordio in Borsa di Banco Bpm, la terza banca italiana nata dalla fusione tra il Banco Popolare e la Banca Popolare di Milano – Bene anche gli altri titoli bancari – Brembo ai massimi storici – Piazza Affari è la miglior Borsa d’inizio anno.

Banco Bpm, debutto da sogno in Borsa (+9,08%)

Il 2017 di Milano parte all’insegna del Toro e il Ftse Mib chiude leader in Europa a +1,73%, 19.559 punti. Prima seduta positiva anche per l’obbligazionario italiano. Spread col decennale tedesco in calo, -3,95% a 155.50 punti base; 1,75% il rendimento.

A guidare i rialzi in Piazza Affari è Banco Bpm, che debutta col botto: +9,08%, titolo più scambiato per numero di contratti. La nuova banca, nata dalla fusione di Bpm e Banco Popolare, riceva un’accoglienza esaltante, nonostante il declassamento di Fitch e le incognite che ancora gravano sul suo futuro. Alcuni operatori di Borsa stimano che i vantaggi derivanti della fusione saranno notevoli, mentre il cda guidato dal presidente Carlo Fratta Pasini, riunito ieri a Verona, ha intanto assegnato le deleghe: due i vice presidenti, Guido Castellotti e Maurizio Comoli; ad, Giuseppe Castagna; direttore generale, Maurizio Faroni; condirettori generali, Domenico De Angelis e Salvatore Poloni.

Col Banco brinda tutto il comparto: Bper +4,15%; Ubi +4,9%; Unicredit +2,56%; Mediobanca +2,13%. Mps apre l’anno nello stesso modo in cui lo ha chiuso, fuori contrattazione, in attesa che il piano di ricapitalizzazione pubblica vada in porto mentre si sta valutando, secondo indiscrezioni stampa, se collocare un primo titolo obbligazionario poco dopo la prossima festività e un secondo in febbraio.

Rientro in grande spolvero, nel paniere principale, per Brembo +3,83%, che vola verso i massimi storici. Ancora trend rialzista per i petroliferi, in particolare Saipem +4,49%.

Per quanto riguarda Eni, +1,1%, si segnala che il cane a sei zampe è ufficialmente fra le 29 società che potranno  presentare offerte per progetti nel settore oil&gas attraverso i nuovi Iranian Petroleum Contracts. L’Iran conta di attrarre investimenti per 200 miliardi di dollari, con l’obiettivo di portare la produzione a 4,7-5 milioni di barili al giorno in dieci anni. Sugli scudi Buzzi +4,49% e Fca +3,35%. In rally la moda: Yoox +2,52%; Ferragamo +2,45%; Moncler +1,63%; Luxottica +1,27%

Sopra il punto Mediaset, +1,02% e il mese si preannuncia caldo per il Biscione, che dovrebbe presentare il nuovo piano industriale a metà gennaio. Si attendono le prossime mosse di Fininvest e Vivendi, ma difficilmente il teatro della battaglia sarà la Borsa, perché il primo e secondo azionista hanno quote ormai ai limiti dell’Opa. Secondo alcuni giornali ci sarebbe piuttosto una cordata di soci italiani pronta a sostenere i Berlusconi e a opporsi ai francesi. Una pattuglia di alleati che porterebbe il controllo di Fininvest su Mediaset al 51% del capitale. In scia prosegue il boom di Mondadori sul segmento Star +9,31%.

Buoni spunti anche dalle altre piazze continentali aperte (chiuse Londra e Zurigo),  grazie al dato sul PMI manifatturiero dell’Eurozona, che si conferma in crescita, ai massimi dal 2011. “È positivo vedere buoni dati economici nella prima seduta del nuovo anno, il sentiment se ne giova e il mercato potrebbe segnare nuovi massimi nei prossimi mesi”, commenta Koen De Leus, capo economista di BNP Paribas Fortis.

Francoforte si ferma a +1,02%, Madrid +0,71%, Parigi +0,41%. Nessuna notizia dal fronte occidentale perché Wall Street è chiusa per ferie. L’euro arretra nei confronti del dollaro: -0,46%, 1,047. Il petrolio apre in rialzo a New York, a 53,89 dollari al barile (+0,22%).

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