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Banco Bpm brilla dopo cessione Npl

Il titolo è in rialzo a Pazza Affari sulla scia della cessione di 700 milioni di sofferenze

(Radiocor) Banco Bpm sotto la lente a Piazza Affari, all’indomani della cessione delle sofferenze del valore di quasi 700 milioni di euro. I titoli mettono a segno un rialzo dell’1,51%, attestandosi a 2,832 euro.

Martedì a mercati chiusi l’istituto ha comunicato che il board ha dato semaforo verde alla vendita pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza assistiti da garanzie reali per un ammontare nominale complessivo pari a circa 693 milioni lordi al 31 marzo 2017. La cessione sara’ perfezionata entro il 30 giugno 2017, previa sottoscrizione di un contratto con un veicolo di Algebris, operatore finanziario tra i più attivi del settore. L’operazione porterà a circa 2,5 miliardi (2,7 miliardi tenuto conto della pipeline di cessioni ‘single name’ prossime alla conclusione) il totale delle cessioni di sofferenze realizzate a partire dal 2016, a valere sul programma di de-risking incluso nel piano strategico 2016-19 che prevede la cessione di 8 miliardi di Npl entro il 2019.

L’operazione, ha sottolineato lo stesso Banco Bpm, si distingue nel mercato italiano degli Npl per la composizione del portafoglio, interamente assistito da garanzie ipotecarie, unita alla dimensione dello stesso. Anche “la valutazione attribuita ai crediti ceduti e’ ampiamente superiore rispetto a quanto previsto nel piano strategico”. In base a indiscrezioni di stampa il prezzo pagato per il pacchetto di sofferenze si attesta a un valore pari al 37% del così detto gross book value (gbv). “Se tali indicazioni di prezzo sono corrette – hanno commentato gli analisti di Mediobanca – il valore non è distante da quello del portafoglio venduto dal Creval e garantito da asset immobiliari (attorno al 40% del gbv)”. Mediobanca ha reiterato la raccomandazione di ‘Neutral’ con target di prezzo a 3 euro sui titoli di Banco Bpm.

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