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Banche: scivolo bancari si allunga a 7 anni

Oltre ai rimborsi per gli obbligazionisti delle banche fallite il decreto banche contiene anche una misura volta ad agevolare l’uscita dei bancari. Lo scivolo durante il quale i lavoratori che decidono di lasciare anticipatamente il proprio posto sale da cinque a sette anni.

Banche: scivolo bancari si allunga a 7 anni

Non solo rimborsi. Nel decreto banche approvato dal Consiglio dei Ministri venerdì 29 aprile sono contenute una serie di misure che mirano a porre delle basi più solide alla ristrutturazione del sistema bancario attualmente in atto, dalle misure a sostegno delle imprese all’accelerazione del recupero crediti, fino ai cambiamenti relativi alla Dta (imposte anticipate differite) e al fondo di solidarietà per la riqualificazione del personale del credito.

Tra i provvedimenti più interessanti inseriti nel testo occorre evidenziare soprattutto lo “scivolo” attraverso il quale verranno agevolate le uscite dei bancari. La finestra durante la quale i lavoratori in esubero che decidono di lasciare volontariamente il lavoro in anticipo potranno beneficiare dell’ammortizzatore sociale di settore salirà da cinque a sette anni. In altre parole, in base al decreto, i bancari potranno usufruire di quella flessibilità in uscita attualmente al centro del dibattito nazionale.

La misura contenuta nel decreto si configura all’interno del processo di ristrutturazione delle banche a causa del quale, secondo il sindacato Fabi, in meno di 20 anni scompariranno circa 70mila posti di lavoro, che si aggiungono ai 48mila esuberi verificatisi dal 2000 al 2015.

Da sottolineare che entro il 2018 sono già previsti fino a 23mila esuberi che, grazie al provvedimento approvato pochi giorni fa potranno dunque godere di una tutela più lunga di due anni.

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