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Banca Carige, la sfida dei Profumo boys: Modiano contro Fiorentino

La battaglia per la guida di Banca Carige vedrà su fronti opposti gli ex top manager di Unicredit degli anni Novanta, quando la banca di Piazza Gae Aulenti era gestita dall’attuale Ceo di Leonardo.

Paolo Fiorentino guida la lista presentata dal finanziere Raffaele Mincione per il rinnovo del cda di Banca Carige nell’assemblea al calor bianco del prossimo 20 settembre. Mincione è alleato dei soci Volpi e conta così di mettere insieme un pacchetto di azioni pari al 20% del capitale che si confronterà, testa a testa, con la lista della famiglia Malacalza, che detiene a sua volta il 24% circa del capitale della banca genovese.

Curiosamente la battaglia per la guida di Banca Carige vedrà su fronti opposti i “Profumo boys” e cioè ex top manager di Unicredit degli anni Novanta quando la banca di Piazza Gae Aulenti era gestita dall’attaule Ceo di Leonardo. Da una parte – nella lista Malacalza – spiccano le candidature di Pietro Modiano, numero uno dei Sea, alla presidenza e di Fabio Innocenzi, attuale numero uno di Ubs Italia ed ex amministratore delegato della Banca Popolare di Verona, per il ruolo di amministratore delegato. Lucrezia Reichlin è candidata alla vice presidenza.

Nell’altra lista – quella di Mincione – il candidato numero uno è l’ad uscente, Paolo Fiorentino, che i suoi sostenitori vorrebbero che restasse sulla stessa poltrona mentre per la presidenza di Banca Carige è candidato proprio Raffaele Mincione. Bruno Pavesi, consigliere delegato dell’Università Commerciale Luigi Bocconi nonché Presidente del MISB Bocconi, è candidato alla vicepresidenza. Gli altri candidati sono: Luisa Marina Pa sotti (già consigliere), Bruno Savio, Paola de Martini, Manuela Geranio, Alfonsino Mei, Aldo Spinelli, Massimo Catizone, Cristina Amato, Silvio de Fecondo (rappresentante azionisti di minoranza).

“Banca Carige ha necessità di proseguire spedita nel suo percorso di risanamento realizzato da Paolo Fiorentino in questi mesi, senza dispersioni o perdite di tempo prezioso che un cambio al vertice comporterebbe. Per questo la sua conferma e la presenza di consiglieri che già hanno esperienza della banca e che hanno dimostrato grande responsabilità in lista favorisce continuità. La mia candidatura a presidente vorrei fosse letta come impegno a garantire stabilita’ in un clima di serenità, atto a realizzare gli obiettivi condivisi”. Questo il commento di Raffaele Mincione alla presentazione della lista per il cda della banca.

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