Condividi

Azionario ancora sotto i riflettori nel 2015,

Le previsioni di Crédit Suisse per l’Europa. “Realistico” un avvio ravvicinato del Quantitative easing della Bce. Euro in deprezzamento sul dollaro

Azionario ancora sotto i riflettori nel 2015,

Ancora azionario in Europa per il 2015 in vista di un avvio ravvicinato del Quantitative easing da parte della Bce con acquisti di titoli pubblici europei. E’ questa l’indicazione, rilasciata in un’intervista a Radiocor, di Anja Hochberg, chief investment officer di Crédit Suisse e responsabile delle strategie di investimento del Gruppo bancario elvetico in Europa, Svizzera compresa. In prospettiva, per l’euro il manager prevede un trend di continua debolezza.

L’Europa è uno dei nostri mercati azionari preferiti – afferma Anja Hochberg – e riteniamo che l’azionario avrà un’ottima performance nel 2015 visto che lo vediamo ben sostenuto dai fondamentali. L’Europa riuscirà ad evitare la recessione ma la ripresa sarà lenta e i mercati azionari non l’hanno ancora scontata. Abbiamo una visione positiva sull’azionario europeo. L’Europa è comunque uno dei focus principali nella nostra strategia globale e, all’interno del Continente, pensiamo che l‘indice Dax tedesco sia il più promettente poiché sarà il principale beneficiario dell’indebolimento dell’euro. Ci piace anche l’azionario Italia ma riteniamo che sia un pò troppo caro rispetto ad altri mercati. L’Italia è, comunque, un Paese dove bisogna avere posizioni”.

Quanto all’avvio del Quantitative easing da parte della Bce, Hochberg lo ritiene un’ipotesi realistica e adeguata alle necessità del Vecchio Continente. “Pensiamo – affferma ancora – che si stia andando verso una nuova ondata di ‘Qe’ questa volta in Europa e che la Bce presto comincerà ad acquistare titoli di debito pubblico sul mercato secondario. Secondo noi, questo potrebbe succedere a inizio 2015. L’economia dell’Eurozona si sta riprendendo ma l’inflazione è molto bassa e ci sono, quindi, margini per operazioni di questo genere da parte della Bce”.

Infine l‘euro. “Riteniamo che sia una valuta in fase di deprezzamento soprattutto a causa dei prevedibili aumenti dei tassi di interesse negli Stati Uniti che forniranno sostegno al dollaro. Pensiamo che ai livelli attuali l’euro abbia ancora spazi di deprezzamento e abbiamo un target per i prossimi mesi di 1,20 verso il dollaro“.

Commenta