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Auto, Stellantis si ritira dall’idrogeno. Renault taglia la guidance 2025. Entrambi i titoli sono in deciso rosso

Alla base dell’abbandono dell’idrogeno ci sono diversi fattori: la limitata disponibilità di infrastrutture per il rifornimento di idrogeno, gli elevati requisiti di capitale e la necessità di maggiori incentivi all’acquisto da parte dei consumatori.
Renault ha un ceo ad interim, il cfo Duncan Minto

Auto, Stellantis si ritira dall’idrogeno. Renault taglia la guidance 2025. Entrambi i titoli sono in deciso rosso

Giusto il tempo di organizzare la scrivania e il nuovo ceo di Stellantis Antonio Filosa lascia una prima impronta di come intende impostare il business dell’azienda automobilistica, travolta dall’ondata di crisi del settore. Ancora prima di annunciare i dati trimestrali, in agenda il prossimo 25 luglio, Filosa fa sapere di voler interrompere il programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno: la società garantisce i posti di lavoro, ma è in bilico il futuro della società Symbio, partecipata in parti uguali con Michelin e Forvia.

Già questo annuncio, che arriva dopo i dati di vendite disastrosi dell’ultimo mese, sarebbe bastato a creare pressioni al ribasso sul titolo di Stellantis. Ma peggiorare la situazione ci si sono messi i conti negativi di Renault: la casa francese ha ridotto le previsioni sull’intero 2025 per tenere conto del deterioramento del mercato e dell’intensificarsi della pressione commerciale.

Il titolo Stellantis a Piazza Affari è arrivato a perdere oltre il 4% e a metà mattina quota 8,24 euro in calo del 3,36%, dopo un minimo a 8,10 in apertura. Molto peggio va Renault alla borda di Parigi, in caduta libera dall’apertura accunulando una perdita di oltre il 16%.

Le ragioni dell’abbandono dell’idrogeno

Alla base della decisione di sono diversi fattori: la limitata disponibilità di infrastrutture per il rifornimento di idrogeno, gli elevati requisiti di capitale e la necessità di maggiori incentivi all’acquisto da parte dei consumatori. Fatto sta che l’azienda non prevede l’adozione di veicoli commerciali leggeri alimentati a idrogeno prima della fine del decennio e non lancerà più la sua nuova gamma di veicoli Pro One alimentati a idrogeno. La produzione in serie di Stellantis della nuova gamma di veicoli Pro One avrebbe dovuto iniziare quest’estate a Hordain, in Francia (furgoni di medie dimensioni) e a Gliwice, in Polonia (furgoni di grandi dimensioni). Questa decisione “non avrà alcun impatto sul personale presso i siti produttivi di Stellantis”, si legge in una nota. Le attività di ricerca e sviluppo legate alla tecnologia dell’idrogeno saranno reindirizzate verso altri progetti.

La situazione attuale in cui si trova il segmento dell’idrogeno presenta anche sfide finanziarie per diversi stakeholder. In bilico è il futuro della società Symbio, partecipata in parti uguali con Michelin e Forvia. Stellantis infatti ha avviato colloqui con gli azionisti di Symbio per valutare le attuali conseguenze di mercato e preservare al meglio gli interessi di Symbio, nel rispetto dei rispettivi obblighi.

Renault: il ceo ad interim Minto taglia la guidance 2025

Ieri sera, mentre si celebrava l’addio ufficiale di Luca de Meo che lascia la poltrona di Ad di Renault, il ceo ad interim, il cfo dell’azienda francese, Duncan Minto, ha tagliato le stime per il 2025, mentre si attende la nomina del successore del manager italiano.

I dati preliminari relativi al primo semestre 2025 mostrano una crescita più modesta del previsto. I ricavi si attestano a 27,6 miliardi di euro, con un aumento del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre il margine operativo raggiunge il 6%. Il free cash flow è risultato pari a 47 milioni, un valore fortemente influenzato da un peggioramento del capitale circolante netto, stimato intorno ai 900 milioni di euro negativi, al netto dell’effetto fiscale.

A incidere su questi risultati è stato in particolare il mese di giugno, in cui i volumi di vendita sono risultati inferiori alle attese. La pressione commerciale è aumentata a causa della continua contrazione del mercato retail e della debole performance nel comparto dei veicoli commerciali leggeri in Europa, in un contesto di domanda in netto calo. Inoltre, la tempistica di fatturazione negli ultimi giorni del mese ha avuto un impatto negativo sul livello dei crediti.

Renault ha anche deciso di rivedere le proprie previsioni per l’intero esercizio 2025 sulla base del peggioramento delle condizioni di mercato e della crescente pressione concorrenziale. L’obiettivo di margine operativo è stato rivisto a circa il 6,5%, rispetto a un precedente target pari o superiore al 7%, mentre il free cash flow atteso è ora compreso tra 1 e 1,5 miliardi di euro, contro una previsione iniziale di almeno 2 miliardi.

Il gruppo intende continuare a perseguire una politica commerciale improntata alla creazione di valore piuttosto che ai volumi, con l’obiettivo di proteggere i lanci di prodotto. È inoltre in fase di rafforzamento un piano di riduzione dei costi a breve termine, che si concentrerà su tagli alle spese generali e amministrative, sull’efficientamento della produzione e su risparmi nell’ambito della ricerca e sviluppo. Le scorte sono sotto controllo e l’utilizzo medio degli impianti produttivi si attesta intorno al 90%, ma tutti i dettagli saranno illustrati nella presentazione dei risultati semestrali, che è in programma per il 31 luglio.

Pubblicato in: News

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